British do it better

Il Daily Telegraph sta pubblicando l’elenco dei rimborsi spese dei parlamentari britannici. Se masticate un po’ di inglese date un’occhiata qui.
C’è chi si è fatto pagare dai contribuenti la ristrutturazione della piscina e chi si è fatto rimborsare i soldi per una coperta oppure per una tv. Chi ha fatto ristrutturare la casa del partner e chi ha finto di non avere una prima casa per guadagnarci sulla seconda. Chi ha cambiato la tavoletta del cesso e chi si è fatto restituire i soldi del giardiniere.

La soluzione del problema

La vignetta è di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

C’è un fiorire di iniziative per raccogliere soldi a favore dell’Abruzzo terremotato. Lo Stato studia nuove tasse, una tantum, prelievi forzosi. Eppure non servono fini economisti né raffinati strateghi della politica per capire che c’è un immenso serbatoio da cui attingere: quello degli sprechi e delle sperequazioni.
Se un parlamentare guadagna in un mese quel che riesce a raccattare in un anno un maestro in pensione (forse anche non in pensione), la via da seguire dovrebbe essere scontata: togliendo 10 mila euro al mese a un parlamentare, quindi lasciandogliene “solo” 13 mila, si recupererebbero oltre 113 milioni di euro all’anno. E parliamo di 945 tra deputati e senatori (senatori a vita e altri fantasmi esclusi) su una popolazione di sessanta milioni di persone.
Stai a vedere che se qualcuno di noi si sforza, durante il fine settimana, trova il modo di turare le falle di crisi, emergenze e crac vari?