La Costituzione violata

Secondo i legali del premier, la Procura di Milano viola la Costituzione. Però questo governo ha un’idea non proprio positiva della Costituzione: infatti, ritenendola vecchia e inadatta, sta tentando diperatamente di cambiarla (stravolgerla?).
Quindi che senso ha appellarsi al rispetto di una carta che non si riconosce?

L’atto di accusa a Berlusconi

Il faldone telematico delle accuse a Silvio Berlusconi e ai suoi complici va letto con attenzione, mettendo da parte le questioni meramente private (pochissime) e assorbendo i passaggi di interesse pubblico (moltissimi).
In un Paese che si trova in una situazione di emergenza è importante avere una conoscenza dettagliata degli atti. Quelli della difesa li conosciamo grazie alle televisioni del premier e ai suoi videomessaggi senza contraddittorio, quelli dei magistrati li conosciamo adesso grazie a internet. Il documento originale della procura di Milano è ormai virale nella rete e non c’è ragione di ignorarlo. Eccolo.

Bella e basta

Per Belen un’estate di nubi. Le vogliono togliere la conduzione di Sanremo, i contratti pubblicitari e il diritto di cittadinanza televisiva in generale. Tutto perché è stata coinvolta nell’inchiesta milanese sulla cocaina.
In tv e sui giornali si discute sulla possibile riabilitazione pubblica, sulla resurrezione dell’immagine di chi ha avuto a che fare con la droga. Speriamo che un giorno si discuta anche del perché una bella ragazza – bella e basta – che parla un italiano goffo con una brutta voce, che non ha idea di cosa sia la recitazione e che in fondo non sa far nulla a parte che mostrarsi, debba presentare il festival di Sanremo, pubblicizzare i prodotti italiani e monopolizzare salotti, divanetti e seggiole di ogni trasmissione televisiva di questo Paese.

La finta democrazia

Presentatrici televisive che fanno i sindaci, soubrette che fanno i ministri, piduisti che fanno i premier, pregiudicati che fanno i senatori, lingue felpate che fanno i direttori di tg, imbroglioni e bugiardi che fanno i direttori di giornali.
Ogni mattina quando leggo i giornali, l’Italia mi appare sempre più dannata.
L’occupazione militare di ogni scranno, seggiola o strapuntino segue una regola fondamentale: quella della mistificazione.
Nella Prima Repubblica c’erano la corruzione e la censura, ed erano sotto gli occhi di tutti. Lo erano a tal punto che il potere non si sognava di nascondersi. Al contrario, l’imbroglio era ottriato come simbolo del privilegio del potere. Dalla Rai di Bernabei alla Milano da bere di Craxi, era un tripudio di benessere oligarchico.
Nella Seconda Repubblica qualcuno ha deciso che bisognava cambiare, se non altro per giustificare il terremoto politico. Il potere non voleva rinunciare ai suoi vantaggi trasversali e disonesti, ma non voleva più nascondersi. Così ha scelto di costruire una realtà deformata da elargire ai sudditi adoranti.
La negazione dell’evidenza è diventata lo strumento chiave di lotta alla verità.
Nani e ballerini al governo? No, no, mai, mai, vergogna, vergogna!
E intanto sale la musica e scintillano le paillettes: inizia il consiglio dei ministri.

Complotto? No, grazie

berlusconi_colpito

Paolo Lussi, Enrico e altri mi segnalano alcuni video come questi su YouTube (ma se ne parla dovunque).  Il tema è il ferimento di Berlusconi, che secondo alcuni “detective del web” sarebbe tutta una montatura.
E quali sarebbero le prove di questa colossale messinscena? Fondamentalmente il fatto che il sangue non sgorghi subito dalla ferita allo zigomo sinistro e che non macchi la camicia.
Non serve aver fatto studi di medicina, basta essersi feriti qualche volta per sapere che spesso il sangue ci mette del tempo prima di venir fuori (in questo caso secondi). Quanto alla camicia, l’abbiamo vista solo nei primissimi minuti dopo l’aggressione e comunque la ferita è stata subito tamponata con un fazzoletto.
Ah, il fazzoletto.
Il fazzoletto è oggetto di altra riflessione da parte di un “detective”: perché Berlusconi lo aveva in mano? Voleva forse mascherare qualcosa dopo il finto colpo del finto souvenir scagliatogli contro dal finto disturbato mentale? Io tengo spessissimo un fazzoletto in mano eppure non tramo nulla.
Ci sono moltissimi argomenti per giudicare strampalata l’ipotesi della mistificazione. Due tra tutti, i meno eclatanti: la figura ridicola della scorta (che, tra l’altro, dipende direttamente da Berlusconi) e di tutto l’apparato di sicurezza; l’oggetto contundente, icona grottesca che stona con l’immagine patinata di un uomo che vive (solo?) di immagine.
Come molti sanno, non ho simpatia per il nostro premier. Non ne ho nemmeno per i complottisti a corto di argomenti.

Una pietra su Di Pietro

Berlusconi è stato aggredito a Milano.
Emilio Fede ha già scovato il mandante: Antonio Di Pietro. “Non troverà più spazio su questo telegiornale”, ha detto al Tg4 delle 19.

Il miglior modo di andarsene

mike bongiorno

Le facce giuste

G.F.

Aspiranti star del Grande Fratello, ai provini milanesi.

Grazie a Giacomo Cacciatore