Il Giornale incontentabile

Il Giornale è una miniera di informazioni divertenti. Ne consiglio a tutti la lettura. Oggi, a parte fare 10 domande a Franceschini e riscuotere 10 risposte sensate (alle quali però seguono altre controrisposte della direzione perché non sia mai detto che le tesi della sinistra possano prevalere), dà lezioni di giornalismo al Financial Times.

Che panorama

Dal primo giugno Panorama chiude il suo sito internet, o meglio lo trasforma in un non ben identificato portale maschile.
Domande:
Di chi è Panorama?
E se qualcuno al governo dice che la crisi non c’è, perché Panorama.it chiude?
E se quel qualcuno è anche proprietario di Panorama, perché lo chiude visto che la crisi non c’è?

La stampa si vergogni

Secondo il signor B, “la stampa italiana si deve vergognare”.
Ha ragione: dieci domande sono troppo poche.

La bufala dei corpi incastrati

rodin-auguste-der-kuss-5700257

di Tony Gaudesi

Quando il sesso unisce in maniera indissolubile. Una cassiera ed una guardia giurata di un non meglio identificato centro commerciale del Bergamasco sarebbero dovuti ricorrere all’aiuto del 118 per separarsi dopo un focoso amplesso clandestino nell’improvvisata alcova-toilette del supermercato in cui lavoravano. Un violento rapporto anale li avrebbe incollati l’uno all’altra fino all’arrivo al pronto soccorso. Non prima, però, di passare, coperti alla meno peggio, tra due ali di curiosissima folla. In mezzo alla quale non poteva mancare  il marito della donna, colto da ovvio e scontato malore.
In una situazione simile il condizionale non è un obbligo.  Troppa la puzza di bufala per garantire alla vicenda, a cuor leggero,  un posto nei menabò e nelle scalette dei tg. E infatti l’accattivante notizia (apparsa, a quanto pare,  nei primi giorni di maggio sulle pagine della Gazzetta dell’Adda) non è finita su molti giornali  e telegiornali. E’ sbarcata, come prevedibile, in una moltitudine di siti e blog, ma anche su  organi di informazione quali la Gazzetta di Parma e il portale di Tiscali. Anche  Tgcom l’ha ripresa,  ricamandoci pure sopra,  con l’unica accortezza del paracadute di una infinitesima incidentale buttata a centro di pezzo, che con un canonico “riferisce la Gazzetta dell’Adda”, scaricava al giornale di cui sopra paternità e responsabilità della notizia.
Peccato che lo stesso fatto, con dettagli diversi, era accaduto (o meglio sarebbe accaduto) qualche mese prima e qualche centinaio di chilometri più a Sud,  nel Salernitano, come riferisce un articolo che contiene quantomeno  i nomi del paese (Pontecagnano) e del supermercato (Carrefur).
E non finisce qui. Alcuni cibernauti giurano di avere sentito parlare della cosa addirittura anni prima a Civitavecchia, altri a Caserta. Anche in Sicilia negli anni Novanta si diffuse la stessa leggenda popolare. Sempre sesso selvaggio in primo piano con singola  o doppia separazione traumatica finale: medica in prima battuta e legale (ad opera dei rispettivi partners) in seconda.
Che il lato B non porti più quella fortuna che gli si è sempre attribuita? Più probabile che qualche cronista dalla piccola professionalità, ma dalla grande fantasia, abbia gonfiato il fatto (una base di verità c’è quasi sempre anche nelle bufale) facendolo traghettare dalle colonne del suo giornale di provincia a qualche autorevole testata, che per il solo fatto di ospitarlo ne ha certificato la genuinità.
Sarebbe bastata una piccola verifica, come professione comanda (leggi: controllo delle fonti) per disinnescare la notizia e stopparla. Ci sarebbe stato probabilmente qualche sorrisetto in meno, ma il lato B non avrebbe rischiato di vedere offuscata la propria, secolare, fama.

Web e carta

Al Secolo XIX ci provano così.

La talpa

121

Secondo voi è il titolista del Corriere che ha una talpa a Repubblica o viceversa?

Un cosa giusta…

…la Federazione nazionale della stampa l’ha detta, legittimando così la sua esistenza.

“Le domande dei giornalisti per quanto scomode non sono assimilabili ne considerabili come militanza politica. Chi è investito di pubbliche responsabilità è chiamato a rispondere. Se non lo fa, la pubblica opinione deve averne conto e fare anche su questo liberamente le sue considerazioni”.
‘A giudizio della Fnsi – prosegue la nota – e’ stupefacente inoltre che il capo del governo oltre a non rispondere, replichi con insulti e allusioni. Invocando una sorta di potere supplementare, che non gli appartiene, per indirizzare messaggi a giornalisti e a un editore, in questo caso quello di Repubblica, assumendo il criterio che le loro funzioni in un giornale siano la stessa cosa. Evidentemente l’abitudine a vivere un permanente enorme conflitto di interessi, lo porta fuori strada”.

Da Repubblica.it

Old news

rep

Da due giorni su Repubblica.it resiste in home page questa notizia. Non mi permetto di giudicare la sua importanza, però auspico che il titolista venga rianimato.

Sembra

che, a causa di uno sciopero dei giornalisti, domani E-Polis Palermo non uscirà.

Distrazione

Mi era sfuggita questa notizia. Un errore imperdonabile dato che della vicenda avevamo parlato.

Aggiornamento.

Ecco alcuni passaggi del comunicato stampa del Cdr dell’ufficio stampa della Regione siciliana:

Il Comitato di redazione dell’Ufficio stampa della Regione siciliana esprime fiducia nell’operato della magistratura (…) Il cdr manifesta stupore e sconcerto sia per il presunto coinvolgimento dei giornalisti nell’indagine, sia per la pubblicazione della notizia che rappresenta una palese violazione del segreto istruttorio, del segreto d’ufficio e della recente normativa processuale. (…)
I giornalisti della Presidenza della Regione denunciano l’accanimento mediatico che, ormai da anni, accompagna la loro attività professionale. Le indagini in corso accerteranno la legittimità operativa di quest’Ufficio, restituendo ai giornalisti quella dignità professionale e deontologica che nessuno può mettere in dubbio (…).