L’uomo che si fece re e pedina

Stasera a Palermo si presenta “Il mago dei soldi”, una docufiction su Giovanni Sucato realizzata dal sottoscritto insieme con Giacomo Cacciatore e Raffaella Catalano e prodotta da “S” e “Novantacento”. L’appuntamento è alle 21,30 a villa Filippina.

di Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano e Gery Palazzotto

Abbiamo scelto di occuparci della vicenda di Giovanni Sucato con lo spirito di chi voleva guardare la Sicilia da un’angolazione inconsueta. Sono i piccoli fatti di cronaca che, a nostro parere, completano il quadro d’insieme di un grande fenomeno criminale come quello di Cosa nostra. Questa non è una storia di leggendarie latitanze e di superboss dalle strategie imperscrutabili. E’, per così dire, una storia dal basso. Non volevamo puntare i riflettori su protagonisti noti perché la storia, spesso, la scrivono anche i comprimari. E perché le situazioni minori sono paradigma di scenari più vasti: ne ripetono i meccanismi, ma offrono uno spunto di interesse in più, perché consentono di far emergere dal passato fenomeni e personaggi dimenticati, che comunque hanno segnato epoche, costumi, economie, vite. Inoltre, la vicenda Sucato rappresenta una parabola davvero singolare: quella di un personaggio atipico, un self made man alla siciliana che da solo si è fatto re e pedina.
Parlare di mafia attraverso il percorso del mago dei soldi significa abbracciare cronaca e sogno, psicosi collettiva e ipnosi mediatica. Significa attraversare tutti gli strati sociali dell’isola, aggiungendo la dimensione che manca allo schematismo con cui spesso si ricostruiscono le guerre tra clan. Significa estrapolare dalla manifestazione macroscopica il dramma privato.
Senza trascurare l’interesse narrativo che la vita e gli affari di Giovanni Sucato offrivano.
Coinvolgere, spremere e trascinare esistenze, in Sicilia, è in genere una prassi dell’organizzazione mafiosa. Raramente è accaduto il contrario, cioè che un singolo uomo – addirittura un ragazzo, in questo caso – abbia coinvolto e trascinato pezzi di Cosa nostra. Seppur pagando il solito, ineluttabile conto.

Gradimento

Da oggi potete esprimere in modo semplice il vostro gradimento per ogni singolo post. Basta cliccare su “mi piace”.

Fierezza di farabutti

Una notizia di cui sono fiero e, spero, anche voi. Digitando la parola farabutti su Google questo blog è oggi ai primi posti.
Festeggiamo.

Oltre 1.300

histat

Ieri questo blog ha ospitato oltre 1.300 visitatori unici. E’ un piccolo record. Grazie a tutti.

Parlo, ma non suono

favetto_webOggi alle 18 se siete a Palermo e se passate dal Foro Italico, entrate al Kursaal Kalhesa. Si presenta Le stanze di Mogador di Gian Luca Favetto (Edizioni Ambiente). Il libro è inserito nella collana Verdenero, il noir contro l’ecomafia, che riunisce vari scrittori italiani, tra cui Tullio Avoledo, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Francesco Abate, Massimo Carlotto, Piero Colaprico, Giacomo Cacciatore, il sottoscritto e molti altri.
Io accompagnerò Favetto nella sua presentazione. E giuro che non suonerò, anche se qualcuno ha infamato i musicisti includendomi nella categoria.

Ai lettori

Dopo il sofferto rinnovo della grafica è arrivato il momento di un piccolo rinnovo nei contenuti di questo blog. E ciò per far fronte alle numerose segnalazioni e ai contributi che mi arrivano via e-mail. Da domani troverete un menu più ricco. Oltre al post del giorno ci sarà spazio per curiosità, appuntamenti e riflessioni (mie e vostre) su ciò che la cronaca ci propone di ora in ora. Saranno comunicazioni rapide, link, chiavi di lettura prese a prestito da altri blog e chissà cos’altro. Tutto questo nei limiti delle mie forze: non campo col blog e mi tocca ancora lavorare una ventina d’anni prima della pensione.
Spero così di poter concedere più spazio a co-autori, ospiti e occasionali commentatori.
Grazie per l’affetto con cui mi seguite.