Gli operai di Kabul

Tra gli effetti collaterali, sommersi a malapena dall’onda (spesso anomala) di dolore che scaturisce da un attentato come quello di Kabul, c’è la “dietrologia bilaterale lancinante”: uno stato patologico sopito (che colpisce a destra come a sinistra, per questo bilaterale) che si risveglia quando, purtroppo, arriva la notizia della perdita di vite umane dei nostri … Continua a leggere Gli operai di Kabul

Yeeh, is very surprais

Sandra e Raimondo, che classe

“Siamo di quella generazione in cui l’attore sapeva di entrare nelle case senza suonare il campanello, e quindi ci entrava con la cravatta e con garbo”. In questa frase c’è tutto il bello della televisione di ieri e tutto il contrario della televisione di oggi. Non a caso l’ha pronunciata Sandra Mondaini in occasione del … Continua a leggere Sandra e Raimondo, che classe

Schettino e il naufragio dell’informazione

Il caso della gaffe di Televideo su “Io capitano” associato alla storia di Schettino e del naufragio della Concordia rimanda a due considerazioni, che vi porgo in modo spero agile (perché il discorso potrebbe essere complesso). La prima riguarda il disagio dei giornalisti come categoria in un Paese (verrebbe da dire in un mondo, ma … Continua a leggere Schettino e il naufragio dell’informazione

1979, musica a gentile richiesta

Ci sono cose importanti che stanno a margine.  Soprattutto nei ragionamenti, negli incastri della socialità vera, nel semplice rapporto tra una domanda e una risposta. Così, dopo “1979”, la principale domanda che mi è stata rivolta (dopo “ma come ti è venuta ‘sta cosa?” o tipo “chi te lo fa fare?”) è stata: dove possiamo … Continua a leggere 1979, musica a gentile richiesta

Angeli, demoni e manganelli

Nel caso delle manganellate agli studenti di Pisa e Firenze (ma anche negli altri, perché i manganelli rompono ossa in ogni tempo) oltre agli errori innegabili di chi ha picchiato ragazzi inermi, di chi ha stabilito le regole di ingaggio, di chi ha comandato la carica, di chi la difende e di chi la ispira, … Continua a leggere Angeli, demoni e manganelli

1979

C’è un anno nella storia recente che è il baricentro della musica, della cronaca, della politica. Ma anche dei misteri, della tecnologia e del costume. È un anno in cui il mondo cammina con tutta la sua umanità verso un assetto che sarebbe stato quello della fine della guerra fredda e dell’inizio di nuove ere … Continua a leggere 1979

Armando, a che numero siamo?

Molti anni fa quando lavoravo al Giornale di Sicilia capitava spesso che il condirettore Giovanni Pepi usasse l’interfono in modo abbastanza invasivo. Dal nulla quell’infernale apparecchio (che, lo confesso, sfasciai il giorno dopo che lo avevano installato) faceva “Diiin!” e trasmetteva la voce imperiosa del de cuius che a tradimento dava un ordine o, peggio … Continua a leggere Armando, a che numero siamo?

Piano B

Quanti di voi si preoccupano di avere sempre un piano B? Io raramente. E questa risposta potrebbe cozzare con un’idea di cui abbiamo già discusso, quella dell’uscita di sicurezza.  Ma diciamolo subito, c’è una differenza abissale: mentre la sola vista dell’uscita di sicurezza è consolatoria quando meno ce n’è bisogno, il piano B serve ad … Continua a leggere Piano B

Obbligo o verità?

C’è un arrabattarsi, non recente ma urente, sul tema delle verità. Ho usato di proposito il plurale – le verità – perché è proprio sulla non singolarità che si dipana l’eterno conflitto tra bene e male, tra giusti e ingiusti, tra coltelli e fratelli. La guerra tra Israele e Hamas, come il conflitto in Ucraina … Continua a leggere Obbligo o verità?