Commemorazioni con ritardo programmato e disastri politici all’ombra dell’albero Falcone. Dal teatro che dimentica il suo prestigioso impegno civile a un’antimafia ufficiale che deve fare i conti con la sua inadeguatezza. E poi un libro, una canzone, un viaggio, un concerto. Cosa vi ha cambiato la vita? Lo racconterete voi stessi in una bella raccolta di testimonianze.
Con questa ventesima puntata si conclude la prima stagione di “Astenersi perditempo”. Consentitemi qualche parola in più rispetto ai convenevoli.
L’idea di un podcast settimanale in cui l’autore va a ruota libera in principio mi spaventava. Poi però mi sono detto: se non lo fai tu (cioè io) chi lo deve fare? Perché – è il succo di tante discussioni di questi mesi – per rischiare non bisogna necessariamente essere bravi, bisogna necessariamente essere liberi. Ecco, l’unica certezza che ho è la mia modesta, privatissima, intoccabile libertà. Che, come capite bene, ha costi non indifferenti. Ma certe soddisfazioni (come diceva una famosa pubblicità) non hanno prezzo.
Fondamentale in questo percorso è stata la vostra attenzione: in un mondo di parole rubate, lo scambio delle nostre esperienze, delle nostre opinioni è il miglior modo per restituire un po’ di verità alla nostra vita.
“Astenersi perditempo” torna tra un paio di mesi ma i contenuti di questo blog continueranno ovviamente a essere aggiornati sempre (c’è una missione avventurosa che incombe con relativi deliri di viaggio) E poi per i podcast ci sono un paio di sorprese in vista. Insomma non vi libererete di me nemmeno in vacanza.
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Confesso che non mi è chiaro perché il Teatro Massimo abbia annullato un concerto che – da quanto mi è dato vedere – non è stato organizzato in collaborazione o su patrocinio di specifici movimenti antimafia, quindi non avrebbe potuto essere luogo od oggetto di contestazione. O mi sfugge qualcosa?