C’è una corrispondenza vagamente lontana, pure difficile da pronunciare, per una frase che qui a Palermo usiamo spesso, nella maggior parte dei casi non a sproposito: “Nemici della contentezza”. La frase, attribuita a quel genio sorridente di Ferruccio Barbera, è riassunta in svedese nella parola “Jantelagen” che letteralmente significa “Legge di Jante” ed è usata per descrivere la disapprovazione sociale di ogni forma di successo individuale.
Jantelagen, ricordatela. E magari usatela per stupire il troll di turno che, per via della sua indole che tende a considerare ogni spunto di approfondimento come pericoloso tentativo di avvelenamento dei suoi pozzi del non-sapere, si guarderà bene dal farsi una googlata. E al limite sparirà sbadigliando.
