Fava e la puzzetta antimafia

Claudio favaPur non di ammettere di aver somministrato una bufalazza ai suoi lettori, sul Fatto Quotidiano, l’onorevole Claudio Fava ieri è tornato sull’argomento “presunta radiazione di Riccardo Orioles”. Cerco di essere schematico perché non vi voglio tediare.
Occhio agli orari.
La seduta cruciale del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti è quella di venerdì 2 ottobre. Nel primo pomeriggio ci riuniamo e decidiamo di non procedere alla radiazione di Orioles, moroso ma in difficoltà economiche. Non ricordo esattamente l’ora, ma in questo mi dà una mano lo stesso Fava che in un post su Facebook dice che erano le 17.

fava fbIo ritengo che fosse prima, ma mi inchino davanti alla ricostruzione del sommo Fava, che non c’era ma che è come se ci fosse sempre stato, vivendo e lottando assieme a noi, anzi prima e meglio di noi. Comunque segnatevi le 17.
A quell’ora il caso Orioles è chiuso.
Sempre venerdì ma alle 20,15, Fava partecipa alla presentazione di un libro a Catania, nel corso della quale lancia la bomba: “Il collega, amico, giornalista Riccardo Orioles è stato radiato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia”. Più che una bomba, un petardo farlocco, una puzzetta antimafia visto che trattasi di bufalazza. Comunque, la gente gli crede e giustamente si indigna. Segnatevi le 20,15.
A quell’ora il consiglio di disciplina è concluso da tempo. E io sto andando a cena con mia moglie da mia madre, dove arrivo alle 20,30. Segnatevi le 20,30, se proprio volete.
Bene. Ora tenetevi forte e leggete cosa s’inventa, oggi sul Fatto Quotidiano, l’onorevole Fava pur di non essere costretto ad ammettere la fesseria commessa nell’aver imbastito un articolo su un fatto che non è mai avvenuto:

FavaCapito? Una “reazione di pubblica rabbia” avrebbe spinto il Consiglio di disciplina a ricredersi sul caso Orioles.
Riprendiamo gli orari.
Caso chiuso alle 17 (lo dice Fava), bombetta sganciata dopo le 20,15 (non lo dice Fava perché se n’è dimenticato), cena da mia madre alle 20,30 (lo dico io, ma probabilmente Fava scriverà che non era mia madre ma la madre di Matteo Messina Denaro e che mia moglie mi tradisce con Mario Ciancio), moti di piazza dopo le 20,30 (Fava non lo dice perché non è fesso).
Insomma si è mai vista una “reazione di pubblica rabbia” che condiziona una decisione già presa serenamente quattro ore prima? È l’effetto farfalla alla rovescia: basta un battito d’ali per modificare il passato.
C’è chi la chiama magia, chi più prosaicamente la chiama minchiata.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

3 commenti su “Fava e la puzzetta antimafia”

  1. Inaudito. Incredibile. Sarebbe bastata una semplice rettifica. Invece è un disastro.

  2. Fava senza dubbio è’ un grande politico(come hanno dimostrato i fatti !!! )invece di affrontare gravi e tragiche problematiche che affliggono la Sicilia perde inutilmente il Suo prezioso tempo a polemizzare sul pagamento di un iscritto all’ordine dei giornalisti.Pagamento dovuto a tutti i professionisti iscritti ai vari albi.L’ordine dei medici invia il pagamento con la cartella esattoriale con le conseguenze che ne scaturiscono automaticamente in caso di ritardo o mancato pagamento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *