Neanche una domanda a piacere

Se il ministro Brambilla ha un merito, è quello di darci un’idea precisa dello stato del giornalismo italiano.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

4 commenti su “Neanche una domanda a piacere”

  1. Allucinante. Ovviamente poi i servizi televisivi inseriranno delle domande ad-hoc per creare una finta intervista.

    Ma a che servivano quei giornalisti se non per tenere il microfono? Cavolo, stipendio meritato pienamente.

  2. …beh!
    Credo che oltre ai “portaborse” in politica abbiamo scoperto una categoria fino ad ora sconosciuta nel giornalismo televisivo italiano: i “reggi-microfono”.
    Viva l’Italia!

  3. …e se fosse, invece, che i giornalisti, poveracci, si siano stancati di farle delle domande perché tanto lei non sa rispondere?

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