Il berretto rosso

Ieri sera, ad Annozero, mi ha colpito un’immagine. Era nella copertina dedicata agli scontri tra polizia e manifestanti ad Arcore. C’era un anziano alla testa del corteo, con un berretto rosso e le mani alzate. Si muoveva tra gli agenti, che – mi dispiace scriverlo – sembravano ringhiare come cani rabbiosi al guinzaglio di un padrone aizzante, e le persone che protestavano.
Sempre con le mani alzate, si è preso certe mazzate da brivido. A un certo punto l’ho perso di vista, le immagini erano confuse con gli obiettivi che sciabolavano tra manganelli e visi stravolti. Ma lui invece era sempre lì, con le mani alzate e coi manganelli addosso. Solo che non aveva più il berretto rosso.
Io quell’uomo lo abbraccio virtualmente, adesso.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Il berretto rosso”

  1. L’ho notato anch’io Gery.

    L’ho visto accerchiare. Dopo un istante di rosso in testa aveva solo il sangue, una manganellata gli aveva spaccato la testa…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *