Lo spot di Maroni

La differenza tra spot e cronaca sta nell’obiettività. Il Tg5 ha sposato la linea commerciale: fare gli interessi dell’editore. Quindi ieri sera ha organizzato una bella intervista al ministro Maroni, che lavora nel governo dell’editore, per dire che la criminalità al Nord non esiste, che la criminalità è stata pressoché battuta e che chi dice il contrario è un menagramo comunista.
E’ seguito – giuro – un elenco in stile “Vieni via con me” (stessa colonna sonora, di Paolo Conte) dei latitanti arrestati negli ultimi due anni.
Poi per fortuna è arrivata la pubblicità. Quella seria.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

2 commenti su “Lo spot di Maroni”

  1. purtroppo qualche volta acasa dei miei suoceri sono incappato nel tg5. credo che superi abbodantemente i confini dell’osceno. spero che fra vent’anni lo si trasmetta in preserale come striscia comica del tipo “come eravamo ridotti”

  2. Il TG5 è quello che ha paragonato la liberazione dei minatori cileni all’uscita dei “cretini” dalla casa del grande fratello. L’ho proprio visto e sentito con le mie orecchie, stentavo a crederci….

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