…Ssst!

Questo blog non è una testata giornalistica, ma io sono un giornalista.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

41 commenti su “…Ssst!”

  1. Io sono una visual merchandiser ma mi associo lo stesso a questo rumoroso silenzio.

  2. Ma far cercare di far “sentire” il proprio silenzio mentre il Giornale, Il Foglio, Libero, continuano a sbraitare era proprio l’unico modo per scioperare?
    Uno sciopero al giorno e il governo si trova il terreno sgombro.
    Non fa proprio rima ma vi sfido a trovarne una adeguata!

  3. Sono un ingegnere meccanico e condivido le ragioni di questo sciopero. Cl.r.

  4. sono un cittadino italiano bramoso di libertà e giustizia, e per questo mi associo al silenzio.

  5. Sono un antico lettore di questo blog, forse tra i più affezionati, e mi associo a tutti gli associati.

  6. Sono un informatico (sempre di informazione si tratta). Amo l’informazione, il diritto alla notizia, la libertà d’espressione scritta e orale. Ritenetemi tra gli associati.

    Il bavaglio non riuscivano a mettermelo neanche da bambino a tavola, figuriamoci adesso.

  7. Vi leggo sempre,nn comprendo il nesso,nn è indetto lo sciopero della categoria.Trovavo più interessante aprire invece un bel dibattito sul tema commentando il solito bel fondo.Pazienza.

  8. Gentile piccolo chimico, grazie per l’assiduità con la quale ci segui. Però dovresti ricordare che di questa storia abbiamo già dibattuto abbondantemente: un esempio lo trovi qui. Io stesso mi sono più volte dichiarato contrario ai silenzi contro i ladri di democrazia. Però stavolta c’è una mobilitazione nazionale e ho ritenuto opportuno aderire, almeno in modo simbolico (lo ricordo: questa non è una testata giornalistica, ma io sono un giornalista professionista). Ci sarà tempo per discutere e valutare gli effetti di questa manifestazione. In ogni caso il tuo contributo è gradito.
    P.S.
    Credo, così, di aver risposto anche a Fm.

  9. Nemmeno io mi associo al silenzio, non ritenendolo per nulla un grimaldello in un’epoca come la nostra, che assuefatta a tutto, non puo’ permettersi di tacere xché c’è il rischio che il silenzio di pochi non venga percepito a causa della confusione orchestrata ad opera di tanti.

  10. Se io fossi un giornalista avrei aderito allo sciopero pur non condividendone la modalità…silenziosa. Avrei preferito, ad esempio, che tutte le testate aderenti avessero presentato un bel dossier con tutte le leggi antidemocratiche e di privilegio varate a colpi di fiducia dai governi berlusconi.

  11. Sono uno scrittore e giornalista e soprattutto uno che per natura fa fatica a stare in silenzio. Figuriamoci se non mi associo. Almeno per un giorno, credo nella protesta simbolica. Anche se sono convinto che le vittime designate di questo infame D.L., ancor prima dei giornalisti, siano gli organi inquirenti.

  12. Concordo in pieno con fm; la sua modulazione di frequenza corrisponde al mio pensiero e siccome nemmeno io sono giornalista magari qualche volta i girnalisti dovrebbero ascoltare chi non lo è invece di fare delle proteste simboliche del tutto autoreferenziali.

  13. Si possono condividere o meno le modalità delle azioni di lotta (pacifica). Sacrosanto, giusto e legittimo.

    La realtà dei fatti è che:
    una volta decisa democraticamente un’azione di sciopero, non aderire significa schierarsi con la controparte.

    Una seconda azione, che condividerei ad occhi chiusi, sarebbe una trasmissione di 24 ore a ciclo continuo delle più infamanti intercettazioni non più pubblicabili. Anche mediante lapa attrezzata all’uopo e distribuzione dei sacchettini stile aeroplano.
    E naturalmente non intendo le registrazioni dei teatrini escortiani, ma quelli da t(r)omber d’Italie.

  14. Dimenticavo:
    come vi sentite oggi a non aver notizie?

    Sarà che sono malato d’informazione… ma mi rigira lo stomaco!
    Mi sa che stasera butto Travaglio giù dal palco e lo faccio io uno spettacolino…

  15. Allora dovrebbero coesistre i due momenti: sciopero e informazione attrezzata.L’uso della lapa con megafono stile anni ’70 non sarebbe male, il problema che si pone semmai è: chi guida il mezzo, o lo strumento, anche a costo di mettersi in canottiera?

  16. @Tanus: mettiti in canottiera bianca anche con aloni ascellari che ti ascolto io.

  17. Grazie direttore per il link,ero in viaggio di nozze e me lo sono perso.Condivido.Oggi la mia colonna sonora sarà “La voce del silenzio” un bel pezzo scritto da paolo limiti per la tigre di cremona…ci sono cose in un silenzio ke nn mi aspettavo mai…

  18. Ok, sulle modalità si discute. E non da oggi. Però mi sembra che da alcuni commenti venga fuori una certa antipatia nei confronti dei giornalisti. D’accordo, neanche a me stanno/stiamo troppo simpatici, ma qui si tratta di una mobilitazione importante e se c’è un solo motivo per cui questa categoria deve esistere, quel motivo ha a che fare con l’unità di intenti. L’essere autoreferenziali non c’entra nulla: qui c’è gente che sciopera, che paga per questo (in termini economici e spesso in termini professionali, di carriera). Bene, gli altri, i non giornalisti cosa fanno? Come si mobilitano? A cosa rinunciano? Sono in grado di fare oltre che di parlare?
    Da oggi mi chiederò e vi chiederò in modo insistente: cosa si sta facendo di concreto per cambiare? E allora ci conteremo, come quando spuntarono a Palermo i lenzuoli contro Cammarata…

  19. @do:
    sono patentemunito ma, purtroppamente, canottierasprovvisto. Certo però, una bella canottiera traforata, sarebbe veramente Ridicol Scic.

    La lapa la troviamo, chi si occupa del megafono pure.
    Per la playlist c’è l’imbarazzo della scelta.

  20. ..e una canottiera la troviamo,anche di secondascella, tranquillo, intanto comincia con postare la playlist.

  21. Maestro Gery,
    a disposizione. Conti pure su di me, un non giornalista.
    Il problema non è dei giornalisti, ma di tutti.

    Come dicevo un paio di commenti più su, oggi mi sento “un uomo dimezzato”, perchè una giornata come questa rende perfettamente l’idea di quello che sarà l’informazione dopo il DL.
    Praticamente nulla.

    Una cecità che non voglio subire.

  22. @Gery: di solito si contano gli schiavi, Seneca docet, non ho in antipatia nessuno e non mi piace impostare le mie discussioni in termini di simpatia e antipatia(categorie fluttuanti); mi dispiace se il mio intervento pecca di aggressività categoria che non rientra nei miei intenti, in quanto al fare concreto mi pare un richiamo giusto e mi mobilito da sempre, oltre che parlare e basta, questo è assicurato, posso eventualmente, se richiesto, inoltrare in formato pdf o word copia delle mie mobilitazioni civili.

  23. ..e comunque riflettendoci, non avendo ricevuto nessun:prego si accomodi, posso pure legittimamente supporre che i mie interventi qui siano del tutto pretestuosi e gratuiti nonchè io sia sommamente antipatica,perciò buon lavoro e bye bye.
    Un bacio ccto, spero di incontrarti fratello radical chic,alla prossima.

  24. @Do. Puoi supporre legittimamente quello che vuoi, ma non puoi inventare responsabilità altrui. Le tue ultime considerazioni sono fuori misura e fuori bersaglio, dal momento che non solo non ti avevo criticato, ma non mi ero nemmeno sognato di imbastire un attacco personale nei tuoi confronti (non ti conosco nemmeno e non reputo le tue argomentazioni così cruciali). Inoltre non ho giudicato pretestuosi e gratuiti i tuoi interventi.
    Tuttavia, a naso, ritengo che sia meglio ricambiare il buon lavoro e il bye bye, e chiuderla qui. Non mi piacciono le persone che si fanno da sole i processi e hanno pure l’ardire di giudicarsi nel nome del popolo.

    P.S.
    Non è assolutamente vero che di solito si contano gli schiavi. In certe assemblee del Pci si contavano i compagni e via discorrendo.

  25. @Ccto:già…talmente prevedibile da farsi incastrare come una scema, sorte abbastanza comune nei radical, non trovi?Stammi bene.
    E comunque tanto per esserlo fino in fondo ( scemaradical) nessuno mi pare che ultimamente riesca ad essere cruciale nei fatti, destino comune mezzo gaudio,sarà un problema serio di olfatto adesso vo.

  26. @do: bastava il silenzio. In tutti i sensi.
    Visto che ama tanto le categorie, non posso fare a meno di notare che lei appartiene a quella dei “non gioco più, me ne vado” E sì che ne sono passati tanti da questo blog!

  27. Guardi signora contessa per me non è un gioco esprimere una opinione né stare in silenzio. Non si preoccupi e non si scandalizzi del fatto che sono transitati parecchi cretini per di qua e magari io tra questi/e svetto in altezza , si sa che non c’è mai penuria della categoria per cui io vado ne verranno altri, se ne faccia un’ampia ragione,nemmeno per rimpolpare un cordone ombelicale, prestandomi attenzione e testimoniando la sua solidarietà. Mi sono molto divertita sul post di verbena, questo è vero, ma ritornando ho dovuto fare i conti con il più classico degli atteggiamenti: emarginiamo gli elementi spuri a naso, per cui siccome almeno su un punto io e il Maestro, come lo appella Tanus,ci troviamo d’accordo ci siamo augurati buon lavoro e nel caso in cui le nostre strade reali si intrecciassero “per caso” ci si ignorerà cordialmente a vicenda, magari a pelle, perché usando una eu de toilette francese magari si potrebbe sviare l’olfatto. Mi dispiace che il ccto non abbia risposto ai miei saluti ma da buon radical non potevo aspettarmi altro..un altro allineato e coperto in splendida forma. La prego di non controbattere al mio post, in questi casi in certi ambienti vige l’imperativo:ignorare-ignorare-ignorare, perché altrimenti finisce che i cretini qui si appiccicano come le mosche al miele…Ovviamente si capisce che io frequento silenziosa questo blog da mesi, e avevo resistito a tacere, pensi un po’, ritenendo i vostri discorsi di mio interesse, di conseguenza quando capita vi ascolterò sempre con estrema attenzione per ritesserare il mio puzzle personale, rispondendo a una domanda che mi capita di pormi con frequenza :ma tu che ti aspettavi? Quando mi risponderò con un bel “niente” vuol dire che sarò diventata abbastanza cinica per non ascoltarvi piu’. Le auguro il meglio di quel che Lei desidera. Mi scuso con il proprietario dell’ampio spazio indebito che ho occupato abusivamente, e temporanemente.
    Ps:si sbaglia io non amo le categorie, ma capisco ch ele sviste capitano a chiunque anche ai titolati e ai sottotitolati.I miei ossequi, contessa

  28. @do. Uno sbadiglio mi ha distratto già al terzo rigo.
    A bientot, madame.

  29. Sono una pensionata e mi associo al silenzio perchè amo la libertà. E bloccando i giornalisti, si blocca la libertà.
    Mirella

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