Chi ha promosso quel preside?

Questo annuncio, tuttora appeso nella bacheca del Cei di Palermo, ci dice tre cose.

1)    Che non va disturbato il regolare svolgimento delle interruzioni.

2)    Che il preside è un semianalfabeta.

3)    Che nessun professore dal 2005 a oggi è stato in grado di correggere l’errore.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

11 commenti su “Chi ha promosso quel preside?”

  1. relativamente all’uso e all’abuso della lingua italiana non mi scandalizza più nulla!

  2. …ma, siamo sicuri che il problema sia un preside semianalfabeta? Mi pare che la vera tragedia sia il progressivo degrado della scuola italiana negli ultimi 30 anni! L’Italia del dopoguerra ha avuto pochissime e rarissime cose che funzionassero: la scuola era, sicuramente, una di queste. Si può ricordare che ancora negli anni ’80 il nostro sistema scolastico e universitario ci veniva invidiato da molti paesi stranieri. Ormai da oltre un paio di decenni il sistema paese non è più capace di “sfornare cervelli”. Se non sbaglio, l’ultimo Nobel scientifico e di formazione accademica italiana sia quello di Carlo Rubbia nel lontano 1984. Nel 2007, Dario Fo ricevette il Nobel per la letteratura. Ma, Fo è più conosciuto, con tutto il rispetto, per l’attività di autore/attore/scenografo teatrale piuttosto che di quella di letterato.

  3. Sì, il vero problema è che questa gente poi deve insegnare ai nostri figli, li deve formare. I brividi!

  4. @antonio:
    si pregano, non sono pregati.

    In una istituzione laica sarebbero stati “invitati”.

    Poi ho un’altra domanda:
    il materiale didattico è stato dimenticato durante le ore di lezione o prima?

  5. @Antonio.
    Riprendevo proprio “l’incipit” dell’avviso:
    Si pregano i sig…”.
    Questa forma mi ricorda tanto l’affittasi, il vendesi e, ancora peggio, il (raro) vendonsi. Forme espressive che non trovo gradevoli all’orecchio.

    Grazie per l’apprezzamento,
    che tranquillamente mi sento di ricambiare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *