Il rinnovamento di Lombardo

Il presidente della Regione Raffaele Lombardo tuona dal suo blog.

Oggi, per chi crede e vuole realmente il cambiamento c’è una sola strada: quella del sostegno all’azione coraggiosa di questo governo!

Cioè o mangiate questa minestra o vi butto dalla finestra. E, badate bene, non si tratta di una forzatura. Lombardo spiega chiaramente il suo concetto di democrazia.

Non faremo nessun accordo con i politici che si oppongono al rinnovamento e tuteleremo l’immagine dell’istituzione nei confronti dei giornalisti che abbandoneranno la missione dell’informazione per indossare gli abiti della calunnia e della diffamazione specie se “sottile” ed insinuante.

Indicare astrattamente il “rinnovamento” come pilastro programmatico significa spacciare un sofisma per una verità oggettiva. Dietro il “rinnovamento” può esserci qualunque cosa, e non automaticamente bella, buona, conveniente.
Ma per il governatore la migliore democrazia è quella che lui elargisce, i migliori accordi sono quelli che lui stipula, il migliore futuro è quello che lui prepara. I giornalisti e la popolazione tutta stiano attenti: la tutela dell’istituzione, Lombardo la fa non da politico soggetto alle umane critiche, ma da semidio con avvocati pagati da tutti noi (anche da quelli che lo criticano quindi).
Magistrale è poi il ruggito contro le insinuazioni, accompagnato a sua volta da un’insinuazione grossolana: quel sottile tra virgolette richiama il nome di Giuseppe Sottile, autore dell’articolo che ha fatto perdere le staffe al governatore.
Insomma chi non è con Lombardo è contro la Sicilia, augh, amen e zumpappà.
Nulla fermerà la grande campagna per dar seguito alla “voglia vera dei siciliani” di rompere col passato.
Anche se il condottiero supremo è all’Ars da 24 anni.

Presidente, posso patteggiare una risata?

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

3 commenti su “Il rinnovamento di Lombardo”

  1. è assolutamente un bellissimo pezzo di giornalismo critico,intelligente,irriverente,libero..insomma passibile di querela,bravo!

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