Cazzate


Mario Centorrino, meglio conosciuto come l’economista Mario Centorrino (una frase ricorrente sui giornali come l’asfalto reso viscido dalla pioggia, dai rubinetti non esce il prezioso liquido, poteva essere una tragedia, le isole isolate e la scure della Corte dei conti) ha scelto il modo migliore per tornare sui giornali nella sua veste di neo assessore alla Formazione del governo lombardiano-siciliano. Il modo migliore per i tempi che corrono, cioè il peggiore per chi questi tempi vorrebbe azzopparli.
La sua ricerca dell’ottimismo, cioè quella messa in atto da un economista di sinistra collaboratore di giornali di sinistra (noi lettori di sinistra abbiamo divorato i suoi articoli con la stessa felicità con la quale si recita un rosario), ha prodotto un primo importante risultato: Sciascia, Camilleri e Tomasi di Lampedusa non vanno letti. Che è come dire, il pensiero lieve parte dalla filosofia Weight Watchers.
Una provocazione, dicono alcuni per giustificarlo. No, le provocazioni sono quelle che fanno pensare, anche con modi urticanti.
Poi ci sono gli errori, e quelli, se ammessi, diventano occasione di crescita.
Qui, come si capisce, non si tratta né di provocazione né di errori.
E la vicenda è talmente chiara che è inutile perdersi in giri di parole. Quelle di Centorrino sono semplici, pure, tristi cazzate. Diciamoglielo chiaramente.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

11 commenti su “Cazzate”

  1. E diciamoglielo ancora. Una considerazione: purtroppo la Sicilia è quello che è anche per la presenza ingombrante di certi mezzi dinosauri (quelli interi almeno hanno spostato qualche montagna) inchiodati ai loro scranni accademici. Ogni tanto cacciano fuori la testa dalla loro piccola e provinciale macchina del tempo odorosa di allori stantii e sparano una cazzata. Dimostrando tutta la loro inadeguatezza, il loro vivere in un piccolo mondo specialistico che, sottratto ai panni e ai rasi dei servilismi di bidelli e sottoposti vari, si sfalda in una polverosa, sonora scarica di m***chiate. Ad Harvard magari ci sono docenti in scarpe da tennis a settantanni che cambiano il mondo e sanno che cosa è il 2010. A noi toccano i Centorrino. Facciamocene una ragione e incazziamoci.

  2. Quasi la stessa cazzata l’aveva detta quel gran premier che ci ritroviamo, indirizzata alle fiction di mafia – spacciate da lui tra le altre cose.
    Colpire quei tre grandi scrittori invece è molto ma molto peggio. E fare peggio del nano in questo momento è veramente difficile. Mi auguro che Centorrino passi all’MPA o al PdL, almeno avremo noi un alibi.
    Direi che è scivolato sull’asfalto reso viscido da Lombardo e Miccichè, poteva essere una tragedia e infatti lo è.

    Condivido Gery,
    cazzate all’ennesima potenza.

  3. Apprendo solo oggi della caxxata dell’onorevole…meno male, mi sarei rovinato il San Valentino.
    Che dire? Di fronte a certe frasi non so se mettermi a ridere per diperazione ( non a piangere, badate bene..) o a prendere il primo aereo e partire per sempre per il Brasile (sogno della mia vita…).
    Ritengo che si sia perduta per l’ennesima volta l’opportunità di tacere.
    Ma poi mi chiedo, l’onorevole li avrà mai letti questi libri oppure si è comprato i bignamini per poter andare a fare belle figure alle feste?
    Inoltre : quali sono le sue letture?
    Forse il Diario Vitt o il calendario di Padre Indovino?

  4. Si, grande, grandissimo Gery. E’ ancora l’ora del caffè. Il Professore dove lo sorseggia? Oh, quanto mi piacerebbe che la sua segretaria, insieme ai quotidiani del mattino, la tazzina e la brioche, condisse il suo incipit di giornata con: e in rete, professore, ho trovato questo. Gli dia una occhiata.

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