Complotto internazionale

Secondo Romina Power, l’influenza suina sarebbe un’arma biologica “deliberatamente utilizzata per la riduzione della popolazione mondiale”.
Insomma c’è la salvezza del pianeta in ballo (del qua qua).

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

11 commenti su “Complotto internazionale”

  1. Ma nessuno gliel’ha detto che ogni anno fa più morti l’influenza stagionale che queste pandemie proclamate dai giornali?
    Ciao,
    Emanuele

  2. L’aver convissuto troppo a lungo con Albano non poteva che dare effetti devastanti sulla mente di questa donna.

  3. @Abbattiamo, non e’ che la Romina, di suo, sia tanto normale….

    del resto il famoso proverbio,
    due non si prendono se non si assomigliano,
    non e’ sempre valido, ma molte volte ci prende

    Candeloro ;)

  4. “…al di là della preoccupazione di alcuni cittadini per questa influenza suina – preoccupazione esclusivamente generata dal vergognoso ed ingiustificato allarmismo dei media tradizionali (un vero e proprio “terrorismo mediatico”)- tanti italiani sono contrari al vaccino, lo reputano inutile e nocivo e vi intravedono i forti interessi lobbistici di Big Pharma, se non il tentativo di introdurre politiche di “militarizzazione” della sanità e di recare danno alla salute della popolazione…”

    Ho letto l’articolo di Romina Power. Lo trovo assolutamente aderente alla realtà (dei fatti).

  5. @rosipa: grazie! Da anni ho dichiarato guerra ad Albano. Mezza calzetta, rozzo, presuntuoso, maniacalmente egocentrico e con modi da boss. Incarna tutto quello che detesto in un uomo, famoso o comune che sia.

  6. Per un periodo si improvvisò romanziera. Pubblicata da una grossa casa editrice, com’era prevedibile. Tutto finì presto e senza danni, sia lodato San Giovanni Evangelista. A parte questo, mischina. Non augurerei Albano nemmeno alla Santanchè.

  7. Non dimentichiamoci che l’autore del “Ballo del quaquaraquà” si scrive Al Bano. Come Al Pacino. E abbiamo detto tutto.

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