I conti di Palermo

La vignetta è di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

Gian Antonio Stella ci racconta (e a molti di noi ricorda) la voragine economica del comune di Palermo. L’amministrazione Cammarata gestisce un bilancio che per il 72 per cento serve soltanto a pagare i dipendenti comunali. E quanti sono questi dipendenti? Quasi ventiduemila, uno ogni trenta abitanti.
E’ solo uno dei dati allucinanti di una situazione allucinante. Il resto è nelle carte della Corte dei conti (che qualcuno a Palazzo delle Aquile considera una stupida congrega nobiliare) che ha chiesto all’invisibile primo cittadino spiegazioni che rispettino almeno le regole dell’aritmetica. Cammarata però dice di avere tutto sotto controllo: “Entro un paio di settimane risolveremo la questione”. E certo: che saranno mai ventisei milioni di debiti fuori bilancio nel 2007?
L’atmosfera è quella del tavolo di una pizzeria quando viene portato il conto e il meno alticcio dei commensali chiede: “Chi è che non ha pagato, eh?”. Invece l’aria dovrebbe essere ben diversa: un buco milionario in un comune magnanimo solo con pochi (perlopiù amici, amici degli amici…) dovrebbe provocare un fisiologico rossore sui volti dei colpevoli. Eppure non vediamo nulla, sarà che sono tutti così abbronzati…

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

7 commenti su “I conti di Palermo”

  1. E Cammarata come pensa di tappare il buco nelle casse comunali? Con una colletta tra i soci del suo circolo del tennis?

  2. Anche se fuori tema, segnalo foto e citazione di cacciatorino su repubblica Palermo di oggi.

  3. Sappiate che sono dimagrito rispetto a quella foto. Prova lampante che non lavoro all’Amia…

  4. E in ogni caso, ora sappiamo come si raccolgono i voti a Palermo. Andando nelle scarpe a noi.

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