Sul corpo di Eluana Englaro

Il Consiglio del ministri vara un decreto che ordina di proseguire con l’alimentazione per Eluana Englaro. Il presidente della Repubblica si rifiuta di firmarlo perché si tratta di un provvedimento palesemente anticostituzionale. Berlusconi tira dritto: “Allora cambio la costituzione”.
Bastano queste poche righe per far deragliare la coscienza di molti dalla riflessione su un caso così difficile come quello di Eluana. Perché invece di interrogarci sulla morte come guarigione dalla vita, sul peso di certe scelte, sull’ingiustizie che la biologia ci impone, sul Dio che vede e chissà quando provvede, su quanto contino le incrostazioni della pubblica morale quando il dramma è più che privato, ci si riduce a leggere i resoconti politici della vigliaccata ruffiana del nostro governo. Il pugno di ferro mostrato dal Cavaliere è infatti un semplice atto di prepotenza politica che non ha appiglio in nessuna sentenza e in nessun sondaggio: non stupisce lo spregio delle corti di giustizia (qui si tratta della Cassazione), mentre potrebbe sbalordire quello della “pubblica opinione”. E’ qui che però entra in gioco il fattore C. La Chiesa che, come scriveva ieri Ezio Mauro, “con quel corpo totemico vuole ribadire non solo i suoi valori eterni, ma anche il suo controllo della vita e della morte”. Berlusconi si mostra così garante di un patto col Vaticano che mira a imporre un’idea cattolica della legge, dove gli atti del potere devono passare al vaglio della religione. E dove la libertà, alla fine, rischia di coincidere con la disintegrazione dell’anima.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

29 commenti su “Sul corpo di Eluana Englaro”

  1. Sono padre di tre figli: li ho visti nascere, crescere, giocare, piangere e gioire……..se un padre prende una decisione come quella del sig. Englaro, appurato che è perfettamente in grado di intedere e di volere (e su questo, almeno, spero nessuno avanzi dubbi),niente e nessuno può permettersi di entrare nel merito:deve essere ripettata-punto!
    Auguro alla famiglia Englaro che tutti questi ominidinerovestiti-addestratori di sciacalli- si fermino e diano loro la possibilità di fare ciò che ritengono giusto.
    Coraggio sig. Beppino, per Lei, per sua moglie, per Eluana c’è sicuramente un Dio giusto che attende la fine di questa vergogna fatta in suo nome.

  2. Non esistono dittature o pseudo tali che possano rendere legge il rispetto del valore della vita e dei sentimenti.Prima di tutto,come può una legge decretare sul sottile limite tra vita e morte?come può una legge decretare su sentimenti,valori,dolori?quale presunzione può spingere il legislatore a sostituirsi ad un genitore?come possiamo tollerare la pseudo corrispondenza di amorosi sensi tra governo italiano e governo vaticano?….?Sembro anarchica? NO! Sono cattolica,credo in Dio,ma non nei suoi sponsor!Sono democratica,ma non pseudo tale!

  3. Quel che accade è orribile. Più che l’accanimento, la protervia, la prepotenza della politica, può la superbia infinita di un uomo, di un ricco, che da ricco per l’appunto – così immagino – ha trattato i casuali appuntamenti sgraditi con la sua sanità fisica. Mi sfiora il dubbio che Berlusconi creda d’esser guarito un giorno dal cancro non tanto per la sua stessa volontà di farcela, a sopravvivere, a dribblare la malattia o perché Dio gli abbia concesso una possibilità; credo che ne fosse certo perché era sicuro di averne, prima d’ogni cosa, la possibilità economica, il potere dei soldi che dà anche quello sulla salute e forse sul proprio destino. Credo che affronti (e tratti) tutto palpando la tasca interna della giacca per accertarsi d’aver sempre a portata di mano il carnet degli assegni. E’ questo il pensiero che mi sconvolge. Ogni diritto – su uomini, cose e finanche sul nascere, sul morire, il suo stesso rapporto con Dio – è certo di poterselo conquistare sfiorando a sinistra, con la mano, poco sotto il bavero del doppiopetto Caraceni.

  4. Post scriptum

    Ieri se ne parlava al giornale forse con la superficialità un po’ sciacalla (ma anche con la rabbia ormai impotente) di chi fa il nostro mestiere. Ma perché – a questo punto – atto estremo e sicuramente aberrante ma forse salutare choc per molti che si ergono a portavoce di Dio – non abbiamo il coraggio di pubblicare una foto attuale di Eluana, sul letto dell’infinito martirio, sempre sorridente, invece, nel nostro immaginario, sempre con quei ricci allegramente arruffati, con quegli ironici cappellacci, nelle immagini di 17 anni fa, prima di cominciare a morire? Perché non mostriamo a questa gente (e soprattutto a chi, ieri, s’è spinto fino a dire “potrebbe ancora generare un figlio”!!!) quel mucchietto d’ossa nel quale si sarà raggrumato il suo fisico, il suo sguardo spento, il suo non più sorriso, la sua non vita? Lapidatemi, lo so, forse me lo merito perché sto dicendo una cosa orribile. Ma è possibile che l’unica speranza di porre fine a questo orrore sia contrapporgli l’orrore della realtà?

  5. Una sola considerazione. Su Matrix del 6 febbraio ho appreso che Englaro Sr. aveva già richiesto, fin dal giorno dopo l’incidente, che non consentiva l’alimentazione e l’idratazione alla figlia, qualora ne avesse avuto legalmente la possibilità. Ovviamente quando è divenuto tutore, mi chiedo, perché non si è portato a casa Eluana ed avesse lui stesso provveduto, con l’aiuto di medici esperti, ad interrompere l’alimentazione? Quello che penso è che, pressato da parti esterne, ne ha voluto fare un caso politico per aprire poi un varco a tutti i “bempensanti” che reclamano a viva voce l’eutanasia ma che combattono in pari tempo la pena di morte. Per assurdo perché non facciamo una legge per tutti i malati terminali o per coloro interdetti permanenti affinché li possiamo ELIMINARE senza pensarci troppo? Strana questa politica di parte….

  6. In questa vicenda, come affermo nel mio ultimo post, sono tutti perdenti, e l’errore di uno provoca l’errore dell’altro: i giudici non possono ritenere che la loro sentenza di autorizzazione si traduca in un diktat di esecuzione; il governo risponde con un decreto-legge che rileva l’incapacità della classe politica di produrre una legislazione adeguata, che richieda un previo consenso esplicito; il capo dello stato, che interferisce in corso d’opera. Mi dispiace, ma tutti hanno le loro gravi responsabilità; e comunque, queste non possono essere scaricate sulla semplicistica soluzione di “farla finita”. Il “principio di precauzione” potrebbe essere la risposta più saggia, che svelenisce le polemiche, sposta i riflettori, rinvigorisce la ragione. Mantenendosi valida la “autorizzazione” della magistratura, si potrebbe aspettare ancora un poco (si è aspettato 17 anni!) per prendere una decisione definitiva (io sono in ogni caso per la salvaguardia di una vita biologica sana da cui altri si sono risvegliati). Un pensiero a Eluana, alla famiglia, alle suore che (non dimentichiamolo) l’anno accudita: valgono più i diciassette anni di silenzio e di assistenza operosa che il blaterare mediatico di tutti, cattolici compresi.

  7. @renzo: mi scusi, Renzo, non ho capito nulla. Sarebbe così gentile da chiarirmi il suo pensiero? Sta ipotizzando un’orchestrazione mediatico-politica del sig. Englaro?

  8. “Morte come guarigione dalla vita” è un’espressione che mi colpisce in maniera considerevole, e che da questo momento faccio mia in virtù delle mie convinzioni più intime, politiche e consolidate nel tempo. I dibattiti sull’argomento si sprecano, e non può che essere così in questo momento. Io voglio solo esprimere solidarietà a Beppino Englaro, mentre mi auguro che molti di voi abbiano seguito ieri sera il confronto, l’ennesimo della serie (ma per me, questa volta, animato da una voce autorevole e profondamente competente) tra Emma Bonino ed Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare. Con il massimo rispetto per le opinioni della seconda, il mio plauso illimitato va, naturalmente, alla leader radicale, che da sempre si batte per la libertà di ciascuno, contro dogmi e invalicabili certezze dei filocattolici.

  9. Scusate, la firma è sfuggita per una distrazione. L’Anonimo dell’ultimo post sono io.
    Buongiorno Gery, buongiorno a tutti.
    Jana

  10. Io sono convinto che Berlusconi voglia Eluana morta. Del resto, tra un paio di giorni la situazione sarà irreversibile. E sull’onda emotiva otterrà due cose: una legge “cattolica” e la vittoria nel conflitto, in un sol colpo, contro magistratura, Napolitano e Fini.

  11. Una volta accertato ufficialmente lo stato di irreversibilità di una condizione, secondo me lo Stato e la Chiesa non dovrebbero entrarci più nulla. Dovrebbero essere solo i parenti prossimi a decidere.

  12. Il capo dell’esecutivo sta sperimentando, confortato dai dati forniti dai suoi schiavi del marketing, che può, se possibile, spostarsi ancora più a destra. E siccome davvero non esiste ostacolo di alcun tipo (addirittura la chiesa gli sta costruendo tav, ponti e nuovi ritrovati dell’altissima velocità) il plurimiliardario (che paperone in confronto fa ridere i polici) esercita il suo psichiatrico narcisismo nella speranza di riuscire più gradito del duce. Il duce mise un argine alla chiesa, se ricordo bene. Conflittouniversale-man se ne serve in modo scaltro e imbattibile.

  13. Errata corrige (davvero ridicola): “i polici” sono “i polli”: bah, mistero della digitazione forsennata…

  14. Ah, se arrivasse una volta buona la tanto attesa seconda venuta di Cristo. Metterebbe un po’ di chiarezza in tutto questo ciarpame pseudo-cattolico ipocrita, pieno di retropensieri che poco hanno a che fare con la vita, la fede, la serenità, l’amore.
    Ma temo che Silvio, incontrando Gesù gli chiederebbe: “Chi è lei? Si qualifichi. E si contenga, Cribbio!”.
    L’ultima sparata della controfigura del messia sul caso Enlgaro è di qualche istante fa, al tg 1: “Non capisco perché tutta questa fretta…”. Fretta? Ma se sono ANNI che quella poverina è ridotta a vegetare su un letto.
    Cribbio.

  15. La bassezza umana di alcune persone che vivono la vicenda della famiglia Englaro come una puntata davanti alla TV mi fa saltare i nervi. Armate di “carità cristiana” accusano il padre di Eluana di essere un assassino, salvo poi calmati i bollori vaticani, ritornare dai propri cari sani e sorridenti. Manca, a questo fiume di emotività appiccicoso come la carta insetticida, il senso pratico delle idee. Senza una esperienza personale è da talebani imporre una morale religiosa munita solo di convinzione e “fede”. C’è un articolo sul Gazzettino che parla di un papà di Treviso. L’uomo in questione è lontano dalle idee di Beppino Englaro, ma ancora più lontano dalle persone che protestavano a Lecco. Leggendo l’articolo si può notare come le rispettive scelte di questi genitori, per quanto diverse, possono coesistere entrambe nella vita di questo paese.

    Link: http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=45537&sez=NORDEST

  16. Una domanda, però: se io entro nella cameretta di Eluana e le sparo, è omicidio o no?

  17. Se fosse stata fatta meno pubblicità?… Sono certo che Eluana non aveva bisogno di tanto rumore, ma sicuramente ha bisogno di essere lasciata in PACE…!!!

  18. robertino, (puglisi), ti voglio bene per quel che hai scritto alle 12:08, e trovo provocatoriamente doloroso quello che hai scritto dopo

  19. Come ha scritto Lidia Ravera, dovrebbero non mostrare più le foto di questa poverina. Non ha più, e da un pezzo, quel viso, quel sorriso. E’ un ammasso di ossa e di pelle in un letto.
    Se io fossi nelle sue condizioni vorrei morire mille volte.

  20. Se dovessi dare un volto allo sciacallo,non avrei dubbi:un bel “primo piano”dell’avv.Carlo Taormina!!!!…vuole denunciare Englaro papà e medici consensienti!!!!!!!

  21. Si vede che sto ancora dormendo… intendevo scrivere che Taormina perde ogni buona occasione per tacere. Non il contrario.

  22. Sono disgustato da tutti gli avvoltoi che non aspettano altro di nutrirsi con il cadavere di Eluana. Vedo solo interessi di parte, ipocrisie cattoliche e una volontà di distrarre l’attenzione del paese da altri problemi.
    Non ho nessuna certezza,ma ritengo che per un padre stare diciasette anni al capezzale della figlia, vederla consumare e ridursi a una pianta( perchè le piante hanno belle foglie verdi, ma sempre piante restano)sia stato qualcosa di devastante.
    Un’altra cosa: siamo diventati davvero il paese che mostrano i media? Siamo davvero xenofobi, razzisti, cattolici pre conciliari, lobotomizzati da Suv , nani e ballerine?
    Se la risposta è sì, allora prevedo tempi bui…

  23. Ti invito a leggere, nei miei ultimi due post, le mie riflessioni in materia. Ciao!
    torietoreri

  24. per la contessa – In base alla Sua richiesta, considero che il papà Englaro, di sua iniziativa, non abbia avuto intenzione all’inizio di orchestrare alcunché. Oggi, dai TG, apprendo che ha affermato in una intervista rilasciata ad un giornale straniero avverso alla politica di questo Governo (El Pais) che una sua richiesta rivolta nel ’94 all’allora Presidente del Consiglio Berlusconi non ha mai sortito risposta; Palazzo Chigi afferma che non ha mai ricevuto nulla in merito. Dove sta la ragione è difficile stabilirlo. Sono pertanto convinto che la macchinazione mediatica provenga anche dagli attori interessati, forse spinti da forze che si dichiarano laiche per concezione atea. Infine ritengo che dare la morte per fame e sete sia una inaudita atrocità medioevale e mi auguro che non debba intervenire in epoca attuale alcuna legge di compensazione o destino che possa colpire in egual misura chi oggi si erge a paladino di tutte le verità.

  25. @fabio: poco tempo fa guardavo la tv in dormiveglia. Era una di quelle frequentissime volte in cui i suoni e le immagini dello schermo non mi trasmettevano senso alcuno, né io mi sforzavo di trovarne. A un certo punto ho mormorato a mia moglie, senza altra ragione che quella di un moto inconscio: “che brutto paese stiamo diventando, amore mio…”. Giuro che mi è venuto dal cuore, insieme a un’immensa tristezza.

  26. Poesia
    Italia

    Siamo sodomizzati dai suv
    siamo sodomizzati da chi ha un pensiero in più
    siamo sodomizzati dai ministri violenti
    siamo sodomizzati dalle violente ipotesi
    siamo sodomizzati dalle preghiere pro e contro
    siamo sodomizzati dalle coste
    siamo sodomizzati dagli scioperi
    siamo sodomizzati da Eluana vive
    siamo sodomizzati dalla morte che si traveste da vita
    siamo sodomizzati dalla vita. Ma almeno ha un senso.
    siamo sodomizzati dal non si può fare
    siamo sodomizzati dalla crisi.
    Che male

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