Ustica

Certe volte non arrivo subito al dunque. Ci metto del tempo, ore, giorni. Specialmente in questo periodo di febbre cavallina ho dei pensieri che restano incagliati in un angolo di cervello. Poi una lettura, una parola ascoltata, un semplice colpo di tosse e… vengono fuori.
Mi scuso quindi del ritardo col quale affronto, nelle consuete poche righe quotidiane, un argomento importante come la strage di Ustica. Sapete che la Cassazione ha chiuso definitivamente il procedimento penale senza colpevoli. Dobbiamo farcene una ragione, quel disastro aereo (81 morti di cui 13 bambini) non fu colpa di nessuno. Bomba o missile? Colpa dei francesi, degli italiani o degli americani? Zampino di servizi segreti e aiutino della P2? Macché, ricostruzioni da film! Quel DC9 era semplicemente stanco di volare anche se i suoi passeggeri non lo erano di vivere. I tracciati radar cancellati? E vabbé, ogni tanto bisogna pur fare un po’ di pulizia.
Ho seguito passo per passo questa vicenda per motivi personali e professionali. Non c’è mai stato un solo esponente politico capace di intestarsi una battaglia di verità. E non parliamo di risarcimenti. Ai parenti delle vittime e a quelli che tra noi si sono autoeletti amici-tifosi-sostenitori dei parenti delle vittime non interessa dei soldi. Di questa storia sappiamo praticamente tutto, com’è finita, com’è cominciata, conosciamo personaggi, comparse e registi. Ci vuole soltanto un parlamentare che trovi il coraggio di salire su un palco, con le carte in mano, per raccontarcela per filo e per segno.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

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