Due scommesse sul governo Monti

Due scommesse.
La prima. Scommetto cento euro (non di più, sono un po’ tirchio) che gran parte degli italiani ieri si è soffermata sui volti e sulle movenze dei nuovi ministri e ha notato qualche differenza, diciamo lombrosiana, rispetto ai personaggi del governo precedente.
E’ un ragionamento che ha nulla di politico e altrettanto di razionale, lo ammetto. Però in un Paese in cui la razionalità è stata sequestrata, per anni e anni, dalla protervia del potere anche le sensazioni contano.
Li guardavo insieme a mia moglie, questi ministri, ieri sera. Lei mi diceva: “Si vede che è gente che ha studiato”. E, badate, non è considerazione da poco se teniamo conto che sino all’altro ieri al governo c’erano figuri come Bossi e Calderoli: la forza bruta dell’ignoranza. Continua a leggere Due scommesse sul governo Monti

Oscenità in prima serata

di Daniela Groppuso

Credevo di aver visto cose che voi umani… Mi sbagliavo. Ieri sera Barbara D’Urso (e i suoi autori) sono riusciti a farmi indignare. Ancora una volta.
A parte le interviste inutili a un annoiato Checco Zalone e ad Anna Falchi (il cui patetico obiettivo era quello di riabilitarsi dopo le ultime paparazzate che le avevano fatto perdere qualche punto con il “suo” pubblico), ho assistito a un fuoco di fila di oscenità.
Protagonista assoluto: Aldo Busi. Lo scoramento è tale che non riesco neanche ad affibbiargli una definizione sarcastica. Ma chi è che ha detto che questo qui è un fine intellettuale? Non riesce a esprimere un concetto senza cadere nel pecoreccio. E sì, perchè frasi del tipo: “cazzo in culo non fa figli, bensì brodo di conigli”, o “sembra un gesuita inculato da una salamandra” non arricchiscono proprio nessuno.
E la porno-professoressa e il marito scambista ospiti del programma che – è bene ricordarlo – va in onda in prima serata? Non era meglio lasciarli cristallizzati nel loro filmetto amatoriale e nelle fantasie dei cinque milioni che li hanno cliccati su youtube?
Non so come riesca ancora ad arrabbiarmi di fronte a tutto questo, e no, cambiare canale non mi farà stare meglio.

Avvertenza per i lettori distratti

La ministra Carfagna minaccia le dimissioni parlando di volgarità. Uno pensa al governo di cui fa parte e tira un sospiro di sollievo: finalmente! Poi si scopre che non si riferisce alle volgarità “istituzionali” di cui tutto il mondo parla, ma a questioni sue, elettorali, a roba campana.

Magris VS Santanchè (proprio così)

Non perdetevi un istruttivo faccia a faccia tra Daniela Santanchè e Claudio Magris (sì, avete capito bene) sulle pagine del Corriere della Sera. La diatriba inizia con un articolo di Magris sulla volgarità dei nostri politici e si conclude con una fulminante concatenazione di stupidaggini della Santanchè.
L’effetto complessivo è tranquillizzante: la parola intellettuale non ha solo la valenza negativa che la signora Santanchè le attribuisce.
E questo ci aiuta a capire chi tra i due ha ragione.

Colpirne uno…

Occhio ai commenti. Perché se m’arrabbio…

Grazie a Tanus.