Ricchi quindi colpevoli

Nel Paese che non conosce più le mezze misure – ubriacato da anni di sprechi smisurati, di burocrazia ipertrofica, di politica del favore – è in atto il capovolgimento di un ideale. La ricchezza che fino all’altroieri era il simbolo di un governo godereccio e opulento, è improvvisamente diventata un indizio di colpevolezza.
Sui giornali e su internet scatta la caccia alle proprietà di un politico che magari non ha fatto nulla di male se non investire nel mattone i soldi onestamente guadagnati, si consuma la vendetta (per cosa?) ai danni di uno che a Natale è andato in vacanza alle Maldive pagando tutto addirittura coi suoi soldi. Foto di ville, di corpi esposti al sole tropicale, di brindisi a piedi nudi vengono pubblicate come se si trattasse di prove schiaccianti. Ecco dov’erano quei deputati a Capodanno mentre noi mangiavamo lenticchie fredde nel tinello! Loro se la spassano mentre il Paese tira la cinghia, vergogna!
Il senso forcaiolo della sana invidia – perché a tutti piacerebbe stare in panciolle davanti a un tramonto caraibico anziché rodersi il fegato nel traffico cittadino – costituisce un brutto segnale. Perché volere vivere in modo migliore e non poterlo fare può suscitare umanissimi pensieri virulenti, ma fingere di usarli per una nuova lotta di classe rischia di farci sprofondare nell’abisso del ridicolo. Al quale peraltro siamo già pericolosamente vicini.

Non è un paese per ricchi

Scattata in un paese lungo il lago di Como.

Una nuova casa piena di tette e culi


di Giacomo Cacciatore e Raffaella Catalano

Chi sa di internet e dei suoi meccanismi ci informa che un trasloco virtuale implica un iniziale spaesamento da parte dei visitatori. Inevitabilmente si perdono contatti. E’ una questione di abitudine e ci vuole un po’ di tempo per riposizionarsi in Google e in altre classifiche. Allora abbiamo pensato di fare un regalo al padrone della nuova casa: non potendo donare soprammobili, piante o quadri, abbiamo deciso di dare fondo a tutta la paccottiglia di vocaboli che sul web garantisce un picco di accessi e una rinnovata visibilità. E’ un regalo al quale tutti si possono unire con una loro quota di partecipazione in termini di parole. Contribuire è semplice: basta inserire nei commenti una lista anche breve di vocaboli che ci sembrano tra i più cliccati in internet. E’ chiaro che finezza, ricercatezza e buon gusto andranno a farsi benedire. Ma solo per questa volta.
Noi cominciamo così:
Serie 1 – iPod, iPod nano, nano superdotato, Berlusconi, Belen, Rossano, gay, cazzo, culo, tette.
Serie 2 – Cellulare, Mac, playstation, playboy, powerbook, suonerie, Simona Ventura, gemelle De Vivo, Palazzo Grazioli, Isola dei Famosi, bidello Carlo, Vladimir Luxuria, lussuria, scambio di coppie, Bill Clinton, Hillary Clinton, Ilary Blasi, Barack Obama.
Serie 3 – Cani, gatti, hard core, XXX, fetish, monnezza, Napoli, Gomorra, Saviano, Oscar, Oscar Luigi Scalfaro, viagra, vip.