Cari amici vicini e lontani

telefono cellulare a tavola

A proposito di dipendenza da telefonino e di incomunicabilità (ne abbiamo parlato spesso, l’ultima volta qua), ho trovato questa divertente raccolta di foto in cui si spiega chiaramente come si può essere incredibilmente vicini e abissalmente lontani in un colpo solo. Grazie a un cellulare.

Da Copernico all’iPhone

Un caro amico rischia di passare dal cellulare di destra (un Nokia dell’età della pietra) a quello di sinistra (un iPhone 4). Una seconda rivoluzione copernicana, insomma.
Ora, siccome tutti i grandi capovolgimenti storici comportano traumi psicologici e terremoti nelle coscienze, temo seriamente per l’incolumità della moglie.

Nessuna risposta

Prendete tutti quelli superindaffarati, uomini e donne in carriera con una vita di superlavoro, e metteteli da parte. Poi prendete tutti quelli distratti, quelli che dimenticano tutto, e metteteli da parte. Poi prendete tutti quelli depressi, quelli che non vogliono sentire e/o vedere nessuno perché non sanno che faccia affittare, e metteteli da parte. Poi prendete tutti quelli borderline con la legge, quelli che hanno debiti o pendenze (non anatomiche) di vario tipo, e metteteli da parte. Poi prendete tutti quelli negati per la tecnologia, quelli che non distinguono un telefonino da una ceramica di Nino Parrucca se non per il fatto che il primo glielo ha regalato la moglie e l’altra la suocera, e metteteli da parte. Prendete tutti quelli a cui voi fate una profonda antipatia e metteteli da parte.
Tra quelli che restano ci sono alcuni esemplari da studiare: sono quelli che si negano senza un apparente motivo, quelli che quando li chiamate al cellulare non rispondono mai.
Perché ignorano la chiamata di qualcuno che – loro lo sanno bene – non ha da chiedere nulla e semmai ha da offrire?
Perché sopravvivono senza sensi di colpa davanti ai messaggi del loro cellulare che gli ricorda la loro inadempienza?
Perché quando richiamano, freschi e pettinati, vi devono intavolare la favola di un impegno che per giorni o settimane ha impedito loro di schiacciare un minuscolo tasto?
Perché mentono senza che, in fondo, ce ne sia bisogno?
Nella mia esperienza ci sono due o tre casi di questo genere, che non fanno fenomeno ma mi forniscono un’indicazione di massima: si tratta di persone che confondono affetti con interessi, tempo libero con tempo pieno, sentimenti con alimenti, volontarietà con contingenza, prima con dopo. Si tratta comunque di persone infelici.
Se uno ci tiene alla loro amicizia, le richiama come se giocasse un terno al lotto. Altrimenti le manda a quel paese senza passare dal via.

L’Amia non m’Amia

di Raffaella Catalano

Devo di disfarmi di uno scaldabagno a gas pressoché nuovo che ho tentato di vendere a prezzo stracciato, ma che ormai giace da un anno sul mio già angusto balcone. Peccato buttarlo, ma sono stanca dell’ingombro. Stamattina chiamo il numero verde dell’Amia per il recupero a domicilio dei rifiuti ingombranti. Risponde la classica segreteria, avvisando che gli operatori sono “momentaneamente occupati” e pregando di “richiamare più tardi”. A parte la sgradevolezza dell’accento e del tono della donna che ha registrato l’avviso (ma questo è un peccato veniale), l’Amia (o call center che sia) non offre la possibilità di conoscere i minuti d’attesa previsti, né quindi di aspettare che un operatore si liberi, coltivando la speranza di risolvere il problema. Si può solo richiamare, richiamare, richiamare. Cosa che ho fatto dalle dieci e mezza in poi, a ripetizione. Esito: ho ascoltato infinite volte il messaggio di cui sopra, e anche il segnale di occupato e quello della linea che cadeva dopo due squilli. A rotazione. Ma nessuna risposta. Un servizio fallimentare, giusto per mantenere alto il buon nome dell’Amia che nella top ten dell’inefficienza è al primo posto su tutti i fronti. Stanca e disperata, ho provato a mandare un fax, alternativa indicata nel sito dell’azienda. Assicurano, così c’è scritto, di richiamare entro 48 ore per fissare la data del ritiro. Il conto alla rovescia è iniziato. Nel frattempo, se qualcuno vuole lo scaldabagno, batta un colpo: lo regalo volentieri.

Informaciòn

di Daniela Groppuso

Avevo chiamato il numero verde dell’Inps per avere alcune informazioni. Una voce registrata mi aveva informata che c’era molto da aspettare e che potevo lasciare il mio numero di telefono per essere contattata al più presto.
E’ trascorso un mese e me ne ero quasi dimenticata.
Ieri pomeriggio mi ha richiamata una gentilissima operatrice dell’Inps  per cercare di darmi tutte le informazioni di cui avevo bisogno. Solo che lei era spagnola e capiva male l’italiano.

Cellulare indistruttibile

cellulare land rover

Dalle foto pubblicitarie del nuovo cellulare indistruttibile realizzato dalla Land Rover si capisce che i test devono essere stati particolarmente duri e cruenti. Lo testimonia la mano (o meglio il pollice) del collaudatore.

Telefono presidenziale

Qui l’anteprima.