L’emergenza del bacio

Il leghista Massimo Polledri chiede alla Camera che dalla prima serata della tv vengano banditi baci e sesso esplicito tra omosessuali ed eterosessuali. Obiettivo: proteggere i bambini.
La crociata di Polledri, che è un neuropsichiatria infantile e che quindi ha dimestichezza con l’argomento, ha un solo difetto: è antica.
Da decenni, la volgarità e la crudezza televisive non sono più legate solo al sesso. L’overdose di reality show, come più volte ho scritto, rappresenta una vera emergenza di questo Paese.
Ci sono urla nell’Isola dei famosi e nel Grande Fratello, per citare solo due programmi, che sconvolgono più di un amplesso spinto. Assistiamo a risse nei talk show che rappresentano una vera pornografia cerebrale. Siamo costretti a sorbirci ragionamenti, negli spazi di approfondimento e in certi tg, che conducono dritti verso i peggiori istinti.
E allora? Allora cerchiamo un parlamentare che spieghi all’onorevole Polledri che i baci e il sesso in prima serata non sono certo emergenze di questo Paese. La morte violenta della ragione, sì.

Più Tg1 per tutti

La conseguenza più drammatica del mancato via libera ai talk show in tv rischia di sfuggire alla maggior parte degli italiani.
La vera emergenza, in un’Italia socialmente lobotomizzata, non è il fatto che un qualsiasi programma di informazione debba passare al vaglio del governo (roba che neanche in Congo…), ma che il vuoto informativo sia alla fine colmato dal sottovuoto disinformativo: si è deciso che il Tg1 di Minzolini sarà più lungo proprio per dirci cosa ci siamo persi della politica italiana. Che è un po’ come  cercare di risolvere il problema di un non vedente assicurandogli una fornitura rafforzata di occhiali da sole.
Nel migliore dei casi, una carognata.

Presi per il culatello

Il blocco dei talk show per precauzioni elettorali sarebbe una cosa ridicola se fosse solo una tipica questione di lana caprina italica. Invece sul web c’è ormai un bel palinsesto che va dal Corriere a Repubblica, con editorialisti, anchorman e direttori che parlano di tutto ciò che è “proibito”, cioè dell’arroganza (penale?) del premier, della abnegazione dei suoi cortigiani e del suo personalissimo sistema di potere: badate bene, cose utili da sapere quando si avvicina una consultazione elettorale. Quel che è uscito dalla porta (tv) è rientrato dalla finestra (internet).
La questione transita quindi dal ridicolo all’irritante, come irritante è qualunque tentativo di prendere per il culo gli spettatori paganti. Perché noi abbonati alla Rai – ovvero noi che versiamo il pizzo alla Rai – non abbiamo avuto alcuno sconto sul canone: quindi non ci piace che ci tolgano i programmi come se niente fosse.
Se dal salumiere io pago un etto e mezzo di culatello, voglio il culatello e non accetto che mi si dia invece il salame Napoli né che si truffi sul peso. Ma i salumieri generalmente sono persone serie.

A garanzia della democrazia

A garanzia della democrazia si sospendono tutti i talk show cioè le trasmissioni in cui si parla dei pericoli che corre la democrazia quando un giorno arriva qualcuno che decide che a garanzia della democrazia è giusto sospendere le trasmissioni in cui si parla dei pericoli che corre la democrazia.