Centimetri quadrati rubati

 

Il rapporto tra carta stampata e internet secondo il Giornale di Sicilia.

 

I siti amici del sito del Fai

Il mio amico Giuseppe Giglio mi/vi/si chiede:

Chissà perchè il FAI (Fondo Ambiente Italiano, tanto amico di Vittorio Brumotti)  ha nel sito istituzionale  una serie di cosidetti “siti amici”, alcuni dei quali riconducibili alla stessa azienda che si occupa di organizzare matrimoni e vendere bomboniere.
Forse perchè il sito del FAI ha un Pagerank di Google 7/10 e quindi è molto utile per “spingere” il posizionamento su Google dei siti di bomboniere, di proprietà di qualche amico/parente del gestore?

La Minetti intervistata da lei medesima

Prendetevi un appunto per quando avrete un’oretta libera, magari insieme agli amici. Andate sul sito di Nicole Minetti e concedetevi una evasione dalla ragione. Troverete: un’esilarante intervista a lei, fatta presumibilmente da lei medesima, in cui a un certo punto è l’intervistata che rivolge domande all’intervistatore; un’emozionante galleria MULTIMEDIATICA; un sorprendente elenco di “attività svolte” tra cui spicca un epico “pensiero sulla giornata internazionale contro la violenza delle donne”.
Da non perdere.

 

L’emergenza del Giappone e quella di Repubblica.it

Il sito de la Repubblica ha fatto dell’emergenza Giappone un’emergenza giornalistica. Sopra vedete l’apertura dell’home page di ieri sera alle 20. Passi per l’allarmismo, che non ha lasciato indifferente nemmeno Enrico, ma l’orgia di link e di documenti che il quotidiano ha scatenato a proposito del dramma nipponico ha raggiunto i limiti della comprensibilità. Ieri nel titolo principale del sito c’erano rimandi legati a parole come “scanner”, “cellulari”, “buio” e persino “cane”. Nessuno mette in dubbio il valore delle storie scovate dai cronisti e dagli inviati de la Repubblica, ma saggezza e mestiere impongono che le notizie vadano porte nel modo più comprensibile possibile.

E-blogs, l’intelligenza non paga

E-blogs, il sito che si proponeva di illustrare il meglio dei blog d’Europa, chiude dopo meno di un anno. Il progetto, ambizioso e intelligente, non ha trovato il traino pubblicitario sufficiente. Un sistema di selezione e, soprattutto, traduzione dei post più interessanti della blogosfera ha un costo non indifferente.
E – prendiamone atto – non c’è troppa gente disposta a investire nell’intelligenza o, Dio mi perdoni, nella cultura.
La morte di E-blogs è perfettamente in linea col sistema di premialità dissonante che corrompe l’aria del mondo d’oggi. Si premia il più stupido, il più ignorante, il mediocre telegenico, il più raccomandato, la più tettona… Niente da fare per chi ha qualcosa da dire, senza sponsor né padrino.
Inoltre la mail con la quale si annuncia la morte dell’iniziativa è di un’onestà che le mie righe rischiano di travolgere: non c’è un giudizio, né un’accusa, solo una constatazione (amara) e un civile mea culpa.
Anche nel lasciare la blogosfera, gli amici di E-blogs sono controcorrente. Civili, pacati, intelligenti.
Potevano non finire male?

Hard Times

Pare che da quando il sito del Times di Londra è diventato a pagamento, abbia perso qualcosa come il novanta per cento dei suoi lettori.
Però io aspetterei a formulare un giudizio.
Diciamo che sono allarmato, ma non allarmista.

Intanto oggi Repubblica comunica che la sua versione iPad diventa a pagamento.

Via Ppr.

Per uomini scarsi

C’è un sito di cui si dice un gran male in giro. Lo linko solo per dovere di testimonianza. Si chiama “Da uomo, solo per uomini veri” ed effettivamente è di una bruttezza e di una banalità imbarazzanti. Insomma, gode di una fama più che meritata.

(Un altro) miracolo italiano

sito pdl

Il sito del Popolo della Libertà con il nuovo primo e unico comandamento del nuovo primo e unico neocristo risorto è da ore irraggiungibile, causa congestione delle linee. Gli italiani sono tutti lì coi loro computerini ad aspettare che qualcosa di gioioso accada, in questo Natale che sa di Pasqua.

Se mi cercate non mi trovate

Andate sul sito del Comune di Palermo.

Digitate una qualunque parola nel campo “cerca” in alto a destra.

Provate a cliccare un link a caso tra quelli della pagina dei risultati.

Gds, larga la banda stretta la via…

gds

Pare che la lungimirante direzione del Giornale di Sicilia abbia finalmente l’intenzione di riattivare il sito internet del quotidiano. Il giornale di Palermo rappresenta un caso singolare nel panorama editoriale italiano: infatti è forse l’unico dei quotidiani di grande tiratura ad aver abolito il proprio portale, oltre quattro anni fa. E ciò nonostante la crescente fiducia dei lettori nei confronti del mezzo internettiano, la diversificazione degli investimenti delle grandi aziende, le nuove strategie delle concessionarie di pubblicità, la concorrenza agguerrita di altri siti di informazione e, soprattutto, nonostante un inopinato posizionamento nel web che frutta al Gds migliaia di visitatori nonostante il sito sia cieco e muto (ieri erano 1.775, ma ad esempio l’8 settembre erano poco meno di 5.000).
Il nuovo progetto del Giornale di Sicilia online dovrebbe avere qualcosa e/o qualcuno in comune con quello della Stampa.it e i contenuti potrebbero essere affidati a un service esterno costituito da ex collaboratori del quotidiano.

P.S.
L’immagine sopra riproduce parte della ultima home page del vecchio sito del Gds, poche ore prima della sua fine.