Politica mercenaria

Una domanda: per entrare nel partito dell’amore si paga?

Se gli italiani vogliono questo…

Una delle argomentazioni che più mi manda in bestia è: “Se gli italiani vogliono questo, allora è giusto che questo gli si dia”.
Il riferimento è a qualcosa che viene elargita dal regime, ovviamente.
Che sia verità ufficiale, programma televisivo, contentino legislativo poco importa.
Lo zoccolo duro del berlusconismo conclamato, e purtroppo anche di quello inconscio (in caso di persone che non sanno ancora di essere inglobate, ma che hanno già dentro il virus del partito dell’amore) ha il suo argomento forte nella valorizzazione dello status quo.
Siccome le cose sono così – è il succo del loro pensiero – non c’è motivo per cui non vadano così. Del resto se vanno così ci deve essere un motivo, e il motivo è che vanno così perché piace che vadano così.
A nulla vale ricordare che il valore primordiale della cultura è quello di spiegare come guardare alla realtà con altri occhi, come immaginare mondi migliori, come costruire cose che non necessariamente devono andare così.
Perché è giusto ricordare a queste persone che è possibile vivere in uno Stato in cui il premier si comporti da persona seria, in cui i ministri rispettino le istituzioni che rappresentano, in cui l’identità nazionale sia una e una sola, in cui emerge solo chi ha merito (e non parentele o legami sessuali), in cui le testate giornalistiche siano vedette e in cui il potere sia sotto il continuo giudizio del popolo, in cui uno per vedere in tv un programma che non sia di tette-culi-sangue-risse-gossip non debba aspettare anni.
E’ possibile sì. A patto che si dica chiaro e tondo che, al giorno d’oggi, l’ignoranza è come una malattia. Non va tollerata, va debellata.

Cvd

Chi mai avrebbe votato per l’odio? Anche perché, come si sa, l’amore vince sempre.

Titoli di coda, please.

Amore e dintorni

Smettiamola con ‘sta storia del partito dell’amore. Quello vero era una cosa meravigliosamente insulsa.

P.S.
Il titolo del post sembra ispirato a una rubrica del Gds, lo so. Chissà… magari lo prendono come un suggerimento.

Dietrologia politica

di Gianni Allegra