Genova, si salvi chi può

Non mi sarei mai aspettato di leggere un titolo come quello che vedete sopra, che è l’equivalente di “si salvi chi può”. L’alluvione di Genova era stata, come tutte le altre, abbondantemente annunciata. Eppure la città è devastata e si contano le vittime.
Oltre al dolore c’è un senso di sbalordimento, di incredulità, nell’assistere a certe scene.
Ci sarà pure qualcosa che non funziona nella macchina della protezione civile, negli ingranaggi comunali, nella catena di decisioni che devono dare risultati, se una grande città del nord è devastata da un evento atmosferico previsto con una settimana d’anticipo.
Insomma se non riusciamo più a far fronte alle difficoltà che ci vengono telefonate con preavviso, di cui conosciamo tutto con giorni e giorni d’anticipo, dove pretendiamo di andare?