A differenza dei nostri galoppini, degli uffici stampa improvvisati, dei nostri sedicenti esperti di immagine, lo staff di Barack Obama può dare lezioni su come si usa Twitter.
da Corriere.it.
de La contessa
Ho guardato le immagini del G8 più e più volte, e ancora non capisco: perché Michelle Obama continua a scegliere il giallo per le occasioni più importanti che la vedono protagonista (elezione del marito, G8…)? Perché si ostina a esaltare le forme e le dimensioni da matrona presidenziale, invece di smorzarle con toni più pacati e decisamente più adeguati?
E ancora: perché le due mogli-supplenti del premier italiano, Carfagna e Gelmini, hanno optato per un total look nero stile “vedove inconsolabili”, sotto il sole cocente de L’Aquila? E perché hanno concesso a quell’antipatica di Carlà di conquistare il titolo di première dame meglio vestita in una kermesse a metà tra la sagra e il live-aid (sebbene il completo bianco con camicia nera, lo avrei lasciato senza troppi rimorsi a Tony Manero)?
Sulle altre wags, dico solo: Dio(r) perdoni loro, perché non sanno quello che fanno.