Se la cantano e se la suonano

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Il governo blinda il testo sulle intercettazioni. La decisione è stata presa dopo un summit allargato a tutte le componenti fondamentali per una soluzione così delicata: c’era ovviamente il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, c’erano ovviamente i ministri Maroni, Vito e Calderoli, c’erano ovviamente i presidenti dei deputati di Pdl e Lega, c’era ovviamente il presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, e c’era ovviamente Niccolò Ghedini, indeciso se vestire i panni di avvocato di Berlusconi o di componente della stessa commissione. Non c’era ovviamente il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, che qualche perplessità sul provvedimento l’aveva manifestata.

P.S Il titolo di Corriere.it pone l’accento sulla forza della boccciatura della mozione Pd per il Lodo Alfano.

Grazie a La Contessa.

Mezzo adeguato

Dice Maroni che bisogna contrastare i clandestini con ogni mezzo. E’ il primo caso nella storia di dichiarazione di guerra senza un nemico.

Risvegli

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Persino la Conferenza episcopale italiana se n’è accorta.

Giochi (tristi) di parole

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Comunque mescoliate le parole di questo titolo, il senso non cambia.

Esempio:
Metro, posti riservati a Franceschini
I milanesi: ecco i razzisti

Oppure:
In Libia Franceschini, Maroni felice
I migranti: ecco i razzisti

Oppure ancora:
Libia, posti riservati a Maroni
I razzisti: ecco i migranti
In metro i milanesi: Franceschini felice

Lo sballo del mattone

La vignetta è di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

Il rilancio dell’economia italiana, in tempi di crisi nera, è tutto nel mattone. Secondo il nostro governo, per guarire l’enfisema del portafoglio bisogna provocare una metastasi dell’abusivismo. Insomma, un malanno scaccia l’altro.
La deregulation strutturale – possibilità di ampliamento delle abitazioni esistenti, abbattimento di edifici antichi con possibilità di ricostruirli altrove – è, per il trust di cervelli che amministra l’incolpevole cosa pubblica, l’unica via di salvezza. Soldi in cambio del perdono per un abuso.
Prima che gli esperti del signor B. si aggiuntassero nel loro atelier delle idee, qualcuno ha provato a obiettare che gli unici effetti che i condoni edilizi del 1994 e del 2003 avevano ottenuto erano quelli indesiderati, ma è stato bollato come pessimista, cianciatore e, peggio ancora, comunista (mancava l’appendice “di merda” dal momento che Bossi era fuori per il week-end e Borghezio era stato impegnato tutta la giornata a smanganellare un senegalese che aveva cercato di pulirgli il vetro dell’auto, ndr). La creatività degli artisti economici del signor B. non si può impantanare nei numeri del passato: loro veleggiano verso il futuro florido, verso il benessere, l’amore, la concordia. Il passato non c’entra un tubo, menagrami di merda (Maroni era di reperibilità, ndr)!
Eppure se solo i maestri di un simil pensiero avessero aperto le porte del loro concilio per un attimo, il primo usciere di passaggio avrebbe ricordato loro che, se proprio si voleva puntare sul mattone, sarebbe bastato investire sul recupero dei centri storici, sulla manutenzione del patrimonio edilizio (senza distruggere e ricostruire altrove). Avrebbe obiettato che un simile progetto orizzontale – più ricchezza per tutti – è in realtà verticale, cioè l’esatto opposto, perché coinvolge solo le classi benestanti, quelle che hanno casa di proprietà e che hanno soldi per ampliare a dismisura.
Che soluzione anticrisi è quella che coinvolge i meno affamati di un paese con lo spettro della fame?
Alle prossime elezioni il primo usciere che si candida, lo voto.

Violenza + violenza

La vignetta è di Gianni Allegra
La vignetta è di Gianni Allegra

Un branco di imbecilli a Nettuno dà fuoco a un immigrato “per divertimento”.
Il ministro degli Interni Maroni dichiara che “bisogna essere cattivi coi clandestini”.
Le notizie non si sommano, semmai si sommano i ragionamenti che dalle notizie scaturiscono.
Ecco la mia somma.
C’è una violenza aberrante, frutto della pianta malata dell’ignoranza e del vuoto della ragione. Poi c’è una violenza che si finge strategia, frutto di uno strabismo politico e di una grande approssimazione. Sono violenze diverse, per cause ed effetti. La prima lascia il vuoto dietro di sé, la seconda lo riempie di altro vuoto. La politica dovrebbe essere mattone e cemento per riedificare, consolidare, proteggere. Nelle parole di Maroni è invece solo una pietra da scagliare a occhi bendati.