Ma quale male incurabile?

In questi giorni, leggendo gli articoli sulla morte di Pietro Mennea, ho trovato troppo spesso la frase “male incurabile”. Accade sempre così, da anni: per un inutile ritegno, si scrive una cosa falsa al posto di una cosa oggettiva. Perché non è vero che il cancro è un male incurabile, lo testimoniano nel mondo milioni di ex ammalati, schiere di medici, eserciti di volontari, squadre di ricercatori (ne abbiamo già parlato).
Per farla breve, scrivere “male incurabile” invece di scrivere cancro o tumore è sbagliato dal punto di vista logico ed è oltraggioso per chi da quel male è guarito. Ed è anche molto stupido. Ve lo dice il figlio di un oncologo.