Clandestino nel deserto

E così, dopo un paio di direttori e dopo un paio di fondatori, il Clandestino ha perso anche un paio di editori.
Il giornale non avrà mai l’onore di un Pulitzer, ma quello del Guinnes dei primati sì: la redazione più deserta del mondo.

Uno di sinistra

“Io sono di sinistra anche se non ho nulla a che fare con le forme con le quali la sinistra oggi si manifesta nel nostro Paese”. Così scrive Luigi Crespi nel suo blog.