Notizie dal clan Palazzotto

Di mio padre vi ho raccontato molto, forse troppo. Ma ognuno è figlio a modo suo quindi non segue dibattito.
Oggi un piccolo gesto – piccolo ma significativo – mi ha fatto riflettere su quanto la vita riesca a togliere e a restituire sotto forma di moneta di altro conio.
Il fatto è semplice: la Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, ha dedicato il poliambulatorio di Palermo a lui, Pino Palazzotto, che alla lotta al cancro e al volontariato ha dedicato una vita.
Il contesto è ancora più semplice: nella scia di lavoro che lui e mia madre, anche lei volontaria per decenni – e per di più inarrestabile al limite dell’indomabile – hanno tracciato, è emersa la figura di mia zia Francesca Glorioso che oggi è presidente della sezione Lilt di Palermo, e non certo per congiunture parentali dato che sempre di volontariato si tratta.

Chiusa la parentesi del clan dei Palazzotto, la cosa che mi piace sottolineare è innanzitutto quel “Pino”. Pino e non Giuseppe. Perché lui era Pino per gli amici e anche per i nemici. Solo gli estranei lo chiamavano Giuseppe, e con gli estranei non si recensiscono gli affetti. Quindi quel “Pino” è informalità spinta, è disponibilità continua, è affabilità estrema anche un po’ naif. Lui era così, cinico e sentimentale, quasi un ossimoro.

L’altra cosa – e chiudo che già qui lui sbadiglierebbe – è il luogo e il contesto. Viviamo con l’affanno di dover lasciare un’impronta anche fisica. Oggi Pino Palazzotto non ha una piazza, non ha una via, neanche un vicolo, com’è giusto che sia. Ha un posto ben più importante che lo ricorda, un posto in cui si celebra la vita e si esorcizza la morte: un poliambulatorio per la prevenzione del cancro, a Palermo.  

Rossella, col vento in poppa contro il cancro

L’articolo di oggi su la Repubblica.

Nella sua prima vita Rossella Tramontano è una traduttrice con la passione della vela. Una passione nata nel 2006 quando, messo il primo piede in barca, scattò l’amore per quel mondo di vento e schiuma, sale e sudore. Come tutte le prime vite, anche quella di Rossella finì sul più bello. Nel 2010, mentre erano in vista le prime regate importanti, arrivò la diagnosi che cambiò tutto: carcinoma mammario.
La seconda vita di Rossella inizia nel modo più tristemente ordinario per chi spera in un altro giro di dadi: chemioterapia, radioterapia, terapia endocrina. Invocazioni e imprecazioni: da un lato la speranza, dall’altro la rabbia.
Rossella è una donna sportiva e la sua forza cede al timore, che non è quello di morire ma quello di restare sola, di essere esclusa. “Chi mi avrebbe mai preso in barca sapendo che avevo un tumore? Portavo una parrucca e, anche se non avessi detto nulla a nessuno, al primo colpo di vento sarebbe successo l’irreparabile, che vergogna! Decisi di abbandonare”.
Furono mesi difficili e Rossella si sentì vacillare. Sino a un caldo giorno di giugno del 2011 quando, ferma con l’auto al semaforo, decise di fare la sua personale rivoluzione: “Ero sudata e avvilita. Fu un attimo: mi tolsi la parrucca e la lanciai via. Un signore che era fermo con la sua macchina accanto a me rimase sbalordito”. La seconda vita di Rossella Tramontano segna l’epoca della ribellione: contro la malattia e contro quella forma malsana di pudore che ci suggerisce di essere come non vorremmo mai essere.
Le terapie fanno effetto. L’anno seguente ricomincia a gareggiare e partecipa ai Campionati nazionali d’altura. È “drizzista”, cioè addetta alle drizze (le cime che servono a issare le vele), un ruolo dove serve velocità d’esecuzione. Lavora con le braccia che ha rimesso in sesto con mesi e mesi di palestra dopo l’intervento. Arriva su Alvarosky, un GS 40 R pluripremiato con cui nel 2016 vince il Campionato italiano Offshore.
Ma è a questo punto che per Rossella Tramontano inizia la terza vita. Un altro tumore, un altro intervento e la scoperta di diciotto metastasi. Stavolta non c’è tempo per sentirsi fuori gioco. Un anno di denti stretti e pensieri positivi nonostante si debba lavorare più di speranza che di certezze. I risultati arrivano. Grazie alla terapia si assiste a una riduzione delle lesioni: i medici danno il via libera per tornare a regatare. Il prossimo 21 agosto, Rossella parteciperà alla Palermo Montecarlo, 550 miglia da percorrere in quattro giorni e quattro notti a bordo di DonnaRosa 2.0, il Beneteau Oceanis 55 dell’armatore e timoniere Fabrizio Mineo. La sua impresa è stata promossa dalla Lega Navale Italiana, sezione Palermo Centro, e patrocinata dalla Lega Italiana per la lotta contro i tumori di Palermo e ci insegna che il vento non lo puoi cambiare, puoi solo orientare meglio le vele.
In barca e nella vita.

Prevenire è meglio che perdere tempo

Quadro di Carlo FerreriC’è una cosa molto importante che voglio dirvi. Riguarda le donne che vivono a Palermo e provincia ed è una buona notizia. La Lega italiana per la lotta ai tumori lancia, a partire dal 29 settembre prossimo, una iniziativa contro l’HPV. In pratica si può fare un nuovo tipo di esame per prevenire il Papilloma Virus a costo zero. Proprio così. Questa nuova metodica è già applicata da alcune strutture ospedaliere siciliane, ma a pagamento. A Palermo circa 800 donne, grazie a un progetto finanziato dalla Lilt, potranno fare l’esame gratuitamente: tenete conto che parliamo di un test che normalmente costa almeno 60 euro. L’iniziativa verrà presentata a Palermo il 18 settembre alle 15.30 a Villa Magnisi, in via Rosario da Partanna 22, però io che ho le mani in pasta (mio padre è oncologo, mia madre e mia zia sono da sempre in prima fila nella lotta al cancro, tenete conto che sono “guerriglieri” del volontariato) ve lo dico con un certo anticipo: se volete trovare posto, prenotatevi ora.
E dato che non pagate neanche un euro, cogliete l’occasione per diventare soci Lilt: con tutti i soldi che buttate, cosa volete che siano 10 euro per sostenere una seria associazione di volontariato?
Conto su di voi.

Contro il fumo

Ho due motivi per complimentarmi con me stesso.

Il primo riguarda la giornata mondiale senza tabacco, che si celebra oggi. Ho smesso di fumare quasi un anno fa e ne sono orgoglioso. Oggi pomeriggio, intorno alle 19, vi aspetto a Villa Alliata Cardillo per una manifestazione di beneficenza a favore della Lega italiana per la lotta contro i tumori, di cui sono sostenitore: in cambio di una piccola quota a sostegno della Lilt si offrono piacevoli chiaccherate e aperitivo rinforzato.

Del secondo dirò qualcosa tra una settimana.

Appuntamento di beneficenza

In occasione della giornata mondiale senza tabacco, la sezione di Palermo della Lilt organizza per lunedì prossimo un cocktail di beneficenza a villa Alliata Cardillo (dalle 18 in poi). Per prenotazioni si può chiamare il 333 7171097 dalle 9 alle 13. Ci vediamo là.

Lilt Palermo, 97144900822

I miei genitori sono due volontari da sempre in prima fila nel campo della lotta contro i tumori (mio padre oltretutto è oncologo). E mi ricordano che anche quest’anno la Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, ha bisogno di fondi per fornire i suoi servizi.
Io ho preso un appunto per il mio cinque per mille: Lega italiana per la lotta contro i tumori, sezione di Palermo, codice fiscale 97144900822. L’ho preso anche per voi, eh.
Vi ringrazio di cuore.

Una cosa seria

locandina NASTRO ROSA 2009[2]Tra mille notizie accessorie, mille inutili polemiche, mille beghe da miserabili c’è una segnalazione che merita attenzione. Primo perchè riguarda la salute, secondo perché è opera di volontari, terzo perché è pressoché gratuita.
C’è una campagna per la prevenzione del cancro al seno della Lega italiana per la lotta contro i tumori che non va sottovalutata. Per informazioni in ambito nazionale cliccate qui. Per la prenotazione delle visite a Palermo cliccate qui oppure telefonate allo 091  6165777.