Venerdì prossimo

Ve lo dico con un certo anticipo, così magari non prendete altri impegni. Venerdì prossimo alle 18,30 alla libreria Feltrinelli di Palermo, io, Giacomo Cacciatore e Raffaella Catalano presentiamo il nostro nuovo romanzo “Salina, la sabbia che resta” (Dario Flaccovio Editore). Con noi ci sarà Salvo Toscano.

Il nuovo libro

E’ sempre un momento magico quello in cui arriva a casa la prima copia del tuo libro. Te la giri e rigiri tra le mani toccandola, spulciando tra le pagine. Cerchi una frase in particolare, quella che ti è piaciuta di più o forse quella che credi possa piacere di più. Cerchi non sai cosa, l’importante è tastare, pesare, rimirare il frutto del tuo lavoro.  Controlli, con un certo batticuore, copertina, quarta, dedica, ringraziamenti: che sia sfuggito un refuso?
Poi ti rassegni.
Quel che è fatto è fatto.
Questo, con scarsa originalità, è ciò che ho pensato ieri sera quando mi hanno consegnato “Salina, la sabbia che resta”, il libro scritto con Giacomo Cacciatore e Raffaella Catalano.
Questo è ciò che hanno pensato anche loro.
Questo è, forse, ciò che pensano tutti gli scrittori quando si trovano davanti al prodotto di tanta fatica, di notti insonni, di risate, di birre e panini (più le birre), di dilemmi, di polpastrelli consumati, di occhi stanchi, di fogli svolazzanti e di computer fusi.
La nota di cronaca è che “Salina, la sabbia che resta” (Dario Flaccovio Editore) sarà in libreria dal 15 giugno.
Quella personale, per gli attenti (ed esigenti) lettori di questo blog, è che è un romanzo del quale siamo particolarmente orgogliosi.

Aggiornamento.

A gentile richiesta, la quarta di copertina.

A Salina, il magistrato Ottavio Lodato viene ucciso nella sua villa. Lì lo aspettava Sofia, la sua amante minorenne dalla quale ora tutti pretendono risposte. Di colpo, un’estate come le altre diventa diversa. I primi a rendersene conto sono il comandante dei carabinieri Bartolo Italiano, che deve gestire il caso, e il giornalista Nino Torta, che scrive e stampa Il vento delle Eolie, strampalato quotidiano locale. E se l’uno dovrà affrontare non solo l’indagine più difficile della sua carriera ma anche le spine della gelosia, all’altro toccherà destreggiarsi con un mestiere di cui finora si è solo pavoneggiato. Tra antichi rancori e amori complicati, ricatti sessuali e assedio mediatico, il delitto diventa la miccia di una bomba rimasta sepolta per anni sotto la pigra tranquillità dell’isola più verde delle Eolie. E quando un’estate inquieta finisce, ciascuno si ritrova a fare i conti con la propria solitudine: buono o cattivo che sia, persecutore o perseguitato, amico o nemico. Ognuno dovrà andare fino in fondo per leggere le tracce di verità sulla sabbia che resta.

La sabbia che resta

La foto è di Daniela Groppuso
La foto è di Daniela Groppuso

di Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano, Gery Palazzotto

Lo scenario: eravamo in vacanza alle Eolie, l’estate scorsa. Tramonti in terrazza, con il mare davanti: Panarea e Stromboli di fronte e Lipari a destra. Aperitivi a portata di mano. Ci siamo abbandonati sulle sdraio e abbiamo cominciato a cazzeggiare. Su un pelosissimo psicologo indiano che fa le sedute in kaftano rosa, su un avvocato in pensione con l’eloquio demodè e la denuncia facile, su un giornalista sgrammaticato che inciampa nello scoop della sua vita, su un magistrato che non si godrà mai la sua ultima vacanza.
L’esito: a giugno uscirà “Salina, la sabbia che resta”, un romanzo che avrà due editori, Dario Flaccovio per le librerie e Mondadori per l’edizione da edicola.
La prima notizia, oltre a quella più scontata, ossia che si tratta (almeno per noi) di una bella storia con dei personaggi divertenti, è che lo firmiamo tutti e tre.
La seconda notizia, in risposta alla domanda che più spesso i nostri amici ci pongono quando parliamo di questo romanzo, cioè “come avete fatto a scrivere in gruppo?”, è che non lo sappiamo come abbiamo fatto, ma ci siamo divertiti moltissimo.