Per grazia ricevuta

L’altra sera il Tg1 ha mandato in onda un editoriale in cui il direttore Augusto Minzolini attaccava il magistrato Antonio Ingroia e auspicava il ritorno dell’immunità parlamentare. Il che è già una scelta di campo abbastanza grottesca: screditare un pm antimafia e chiedere l’impunità per i potenti (scusate il termine qualunquista) è come pretendere di passare il controllo del metal detector con mitra in tasca, una coglionata insomma.
Facciamo finta di non sapere che il lavoro (rischioso) di Ingroia lambisce gli interessi di personaggi come Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. E facciamo finta di non aver visto neanche uno dei tg addomesticati da Minzolini. Secondo voi, una persona di media intelligenza e onestà a chi darebbe conto? A un magistrato che cerca faticosamente di venire a capo di difficili indagini che potrebbero coinvolgere personaggi dello Stato, o a un giornalista che cerca faticosamente di proteggere dal giudizio pubblico quegli stessi personaggi dello Stato che lo hanno messo sulla poltrona di direttore del Tg1?