Il principe cerca rogne

Pensatela come volete, ma arrendetevi dinanzi a una constatazione: un principe che, a cinquant’anni, continua a raccogliere figli illegittimi lungo il suo iter seminale è pressoché un pirla.
Per i seguenti motivi:

1)    Si può essere ricchi quanto si vuole, ma sperperare milioni per il mantenimento di persone sconosciute non procura godimento neanche al più incallito dei masochisti.

2)    Fare la figura di uno che non conosce neanche un metodo anticoncezionale, nell’anno di grazia 2011, non è bello.

3)    Grassocci e pelati non si è quasi mai irresistibili, a meno che non si sia in una posizione di dominio assoluto. Ed esercitare il dominio assoluto quando non hai fatto nulla per meritartelo, alla lunga annoia.

4)    Sedurre cameriere e  hostess è la cosa più semplice del mondo quando hai un conto in banca che interessa più del contenuto della patta o della scatola cranica.

5)    Organizzare un matrimonio reale per cercare di mettere fine alle dicerie che accompagnano tutte le minchiate che hai commesso è già un’operazione ardita, farlo in mondovisione equivale a certificare la propria inadeguatezza come essere pensante.

Le hostess di Allah

Non deve destare scandalo che un vecchio dittatore abbia ancora qualche insana pulsione sessuale e si pavoneggi in modo patetico davanti a centinaia di hostess pagate per far finta di essere interessate al corano (e magari pure di essere intelligenti). Quel che dovrebbe fare imbufalire la razza ormai estinta che un tempo faceva capo all’“italiano medio” è che tutto l’establishment governativo italiano, col coro adorante di gran parte della stampa, ha avallato la pantomima con malcelato compiacimento.
La differenza tra un vecchio bavoso che brancola per i giardinetti e il leader libico Gheddafi è che il giardinetto di quest’ultimo misura 1.760.000 km quadrati e rappresenta incidentalmente il quarto Paese dell’Africa.
Per il resto credo che sia il caso di tacere e di cominciare a pensare a come smaltire questa overdose di vergogna.