Senza peli sulla lingua

L’inesauribile Sara Tommasi scrive in esclusiva a Oggi una lettera in cui ipotizza un coinvolgimento di Berlusconi nei fatti che hanno portato alla rottura tra lei e Alfonso Luigi Marra. Una testimonianza avvincente in cui si sfiorano i santuari dell’economia mondiale, si chiamano in causa Fabrizio Corona, Ronaldinho e altri intellettuali. E in cui, a dispetto della consecutio temporum, dell’inestricabile selva di frasi relative, dell’ortografia creativa, si arriva sino al premier Mario Monti. “Senza peli sulla lingua”, precisano al settimanale.
Avranno fatto i loro accertamenti.

Vade retro, pettegoli!

“Perché non vi diamo queste notizie. L’ultimo pettegolezzo del momento, le famose cene o feste nelle residenze private del premier Berlusconi, Palazzo Grazioli e Villa Certosa. Dentro questa storia piena di allusioni, rancori personali, non c’è ancora una notizia certa né un’ipotesi di reato”.

Augusto Minzolini, editoriale del 22 giugno 2009.

Per chi volesse approfondire l’argomento, consiglio la lettura del “libro bianco” sul Tg1 da giugno 2009 a marzo 2011 a cura del comitato di redazione della testata.

L’oro di Eli

 

Tutti quanti viviamo momenti brutti. E, se ci fate caso, nei periodi di difficoltà è come se qualcuno ci avesse messo in tasca un’invisibile calamita che attira i guai e le seccature più ferrose. C’è chi la chiama sfiga, e chi invoca la legge di Murphy.
Poi c’è la solita eccezione che ti fa girare i bottoni. Per la povera Elisabetta Canalis mollata davanti agli occhi del mondo da George Clooney non esiste la calamita, la sfiga ha una consonante di troppo e Murphy potrebbe essere una marca di vestiti sportivi. Prima, quando stava con George, per una sfilata di moda prendeva 10 mila euro, ora ne prende 50 mila. Per un’intervista televisiva bastano 40 mila euro. Per la partecipazione a un cinepanettone 300 mila. Una foto con un nuovo partner vale fino a 200 mila euro. E uno scatto di nuovo con Clooney fino a 500 mila.

Esiste una calamita che attira l’oro?