Berlusconi e il rigore mancato

Ora sono tutti lì a inveire contro di lui perché non solo non ha mantenuto la promessa di ridurre le tasse, ma anzi è stato costretto ad aumentarle. Come se ci volesse una crisi mondiale per svelare le zampe d’argilla del nano-titano della politica moderna.
Oggi Berlusconi, dopo decenni di imbrogli, profanazioni del buon gusto, inquinamento della morale, corruzione dei costumi, rischia seriamente di perdere la leadership di un Paese senza leadership per l’unica causa di cui non ha colpa: l’agguato degli speculatori internazionali.
Eppure si capiva già dal 1994 che per ridurre la pressione fiscale non servono le comparsate nel salotto televisivo di Vespa e i faccioni turgidi di cerone sui manifesti.
Per sanare l’economia, sia quella domestica che quella nazionale, occorre solo una cosa: rigore. Non lo insegnano all’università, basta vivere in un mondo che non sia popolato solo da yesman e donne a pagamento.
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Pre-conto

Il locale è bello, bello come una piazza di Palermo stipata di tavolini tra aiuole, selciato e auto che addentano il marciapiede.
Il conto un po’ meno.
Siamo a le Cremolose, uno dei luoghi culto della Palermo da trangugiare.
Ti distrai e loro tentano di farti pagare un panino sei euro e passa: riflettete, dodici mila lire per un panino. Manco fosse imbottito di platino e uranio impoverito (il famoso “panino atomico”, roba da fare invidia alle prime paninerie degli anni Ottanta).
Poi protesti e gli euro diventano tre e cinquanta (come da menu), e ti consoli perché se non fossi stato attento ti avrebbero fregato.
La soddisfazione dura poco, il tempo di rileggere con attenzione il conto. Paghi sulla base di uno scontrino che ti viene servito con solennità: carpetta di finto cuoio su piatto, con letto di tovagliolo. Se sei in serata sì ti va di sbirciare, scoprire che cercano di appiopparti qualcosa più del dovuto (vedi panino), accorgerti che quel foglietto non ha alcun valore fiscale.
Protesti alla cassa. Una figurante mezza cameriera e mezza contabile ti risponde che quello è il pre-conto. Tu ti incazzi e ribatti che del pre-conto te ne sbatti i pre-coglioni perché tu non paghi con pre-soldi e soprattutto le riveli che quel pre-pizzino hanno già cercato di rifilartelo altre volte e che tu glielo hai contestato perché non sei un pre-scemo.
A malapena e con qualche mugugno ti riducono del giusto il prezzo del panino (di cui sopra) e ti rilasciano finalmente uno scontrino fiscale.
Te ne vai con la soddisfazione di avere sventato una rapina.
Prendete appunti.
Le Cremolose
, piazza Alberico Gentili a Palermo: c’è materiale per la Guardia di Finanza e per qualche magistrato volenteroso.