Umberto il caldo

Agosto è il mese in cui, in assoluto, si parla di più del tempo meteorologico. Il caldo (e le ferie) innescano spunti centripeti di citazioni, di esclamazioni, di semplice intercalare. La temperatura, se ci fate caso, è al centro della maggior parte delle discussioni e non perché manchino altri argomenti, ma per un motivo fisico: il caldo dilata, amplifica, innervosisce. Dev’essere così anche per Umberto Bossi che in questi giorni ne ha per tutti, soprattutto per i suoi compagni di governo tipo Brunetta. Solo che nel caso del ritronato leader dei leghisti non ci sono prove di un effetto opposto del freddo.

La coerenza è un optional

In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi (prescrizione o no) abbia pagato o fatto pagare magistrati; così come da Palermo (ripeto: quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti) emergono fatti e comportamenti oscuri, di cui qualcuno (Berlusconi in testa) dovrà assumersi la responsabilità politica.

Chi parlava così era Daniele Capezzone, oggi portavoce di Silvio Berlusconi.
Quelli di Farefuturo hanno raccolto alcune sue vecchie (ma nemmeno troppo) dichiarazioni.
Nel nostro piccolo qualcosa l’avevamo messa insieme anche noi, un annetto fa.

Spacciatori di dichiarazioni

La fonte della verve dichiarativa di Berlusconi è qui.

Grazie a Candeloro.