Dei delitti e delle iene

Non voglio scomodare le antiche teorie lombrosiane (che tornano puntualmente ad ogni crimine/criminale scoperto) ma questa foto presa dal Corriere racconta tutta la storia in un attimo. C’è la cosiddetta pasionaria, che è un modo per dare della rompipalle a una senza offenderla e senza giudicare il suo operato, c’è il vecchio capo, rimbambito quanto basta per far da parafulmine a ogni vergogna, e c’è il fine statista della Padania, uno talmente rozzo che inquina con lo sguardo.
Un mio amico, Francesco Massaro, bravo cronista di nera, quando doveva scrivere un pezzo su un omicidio, su una rapina, o comunque su un crimine, prendeva la foto del colpevole e se la metteva davanti a mo’ di santino. Diceva che la cosa l’aiutava a capire.
Ecco, io questa foto oggi me la tengo sul desktop.  Spero che, per paradosso, mi aiuti a dimenticare.

Placidi criminali

Dice Michele Placido: “Vallanzasca era un criminale fino in fondo, ma in Parlamento c’è chi è peggio di lui”.
In Parlamento non so, ma nel mondo del cinema di certo sì.