Cretino

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Si scatenano dibattiti, si mobilitano le segreterie dei partiti di mezzo mondo, ne parlano i giornali, ci si infognano i governi. A pranzo se ne discute a tavola, a cena sul divano. In ufficio e con gli amici è un argomento sempreverde, in tv è un riempipista. Non c’è categoria professionale che possa ignorarlo, perché è ovunque e comunque.
Eppure basterebbe poco per spegnere il suo interruttore, un clic che lo estingua senza traumi e violenze: non argomentare più, non impegnare più il nostro prezioso cervello per un argomento e una persona che non valgono neanche uno sbuffo di impazienza.
Dopo la cazzata sulla Shoa, di Berlusconi basterebbe dire ormai una sola, inequivoca parola.

Cretino.