Web, chi pensa ai contenuti?

C’è una corsa forsennata a prendere posizioni sul web, soprattutto sui social media. Tutti ad aprire account, a rimodellare siti. Solo in pochi, illuminati, si preoccupano anche dei contenuti, cioè di quello che bisogna infilare dentro questi meravigliosi pacchetti virtuali, confezionati con carta pregiata.
Vige in questo momento una logica attendista che in realtà nulla ha a che fare con la prudenza. Si dice: occupiamo uno spazio, mettiamo su una bella vetrina, tanto qualcosa accadrà tra pochissimo. Però aspettiamo che accada.
L’atteggiamento è sbagliato per tre motivi.
Primo. Il web non è un’altra realtà ma un’appendice della realtà. Un commerciante serio non aprirebbe mai un negozio senza nulla dentro solo per prendere possesso di un locale che non è prezioso né esclusivo.
Secondo. I contenuti sono essi stessi un prodotto, per di più altamente specialistico. Hanno un costo, ma consentono ricavi. Farne a meno non è una scelta, è una stupidaggine.
Terzo. Occupare asetticamente uno spazio web potrebbe urtare la suscettibilità del visitatore che fuggirebbe dal sito e difficilmente tornerebbe sui suoi passi.
Conclusione. Meglio non fare nulla se non si è certi di cosa si vuol fare.

Ai lettori

Dopo il sofferto rinnovo della grafica è arrivato il momento di un piccolo rinnovo nei contenuti di questo blog. E ciò per far fronte alle numerose segnalazioni e ai contributi che mi arrivano via e-mail. Da domani troverete un menu più ricco. Oltre al post del giorno ci sarà spazio per curiosità, appuntamenti e riflessioni (mie e vostre) su ciò che la cronaca ci propone di ora in ora. Saranno comunicazioni rapide, link, chiavi di lettura prese a prestito da altri blog e chissà cos’altro. Tutto questo nei limiti delle mie forze: non campo col blog e mi tocca ancora lavorare una ventina d’anni prima della pensione.
Spero così di poter concedere più spazio a co-autori, ospiti e occasionali commentatori.
Grazie per l’affetto con cui mi seguite.