L’incanto rovente della Death Valley

Chi vi dice che la Death Valley è soltanto una meta turistica probabilmente è passato dritto lungo la strada 190 per trovare presto rifugio nella civiltà. In realtà la Death Valley è un accordo di meraviglia, disagio e curiosità. Già prima di arrivare al bivio in cui la civiltà si separa dalla sua culla (le stratificazioni geologiche delle rocce della Valle della morte ci dicono della preistoria più di un libro di testo), concedetevi un antipasto di meraviglia. All’altezza di Lone Pine imboccate la strada Mountain Whitney Trail, quasi venti chilometri di panorami mozzafiato che vi prepareranno alla follia rovente della Valley. Vedrete le Alabama Hills, colline di pietre impossibili da descrivere e per questo luogo di molti set cinematografici, e un anticipo dei colori e dei contrasti della Death Valley.
Poi tirate il fiato e tuffatevi nel Grande Regno dei contrasti: dalle vette alle depressioni, dalle rocce vulcaniche alle pietre dai riflessi arcobaleno.

Continua a leggere L’incanto rovente della Death Valley

Montagne e laghi, la California che non ti aspetti

È ora di abbandonare l’oceano per addentrarci nell’affascinante entroterra californiano. La nostra prima meta è il Lake Tahoe, ma quel che conta veramente è ciò che sta nel mezzo tra la costa e le vette della Sierra Nevada.
Anche in questo caso la scelta della strada è cruciale. Il navigatore vi consiglierà ora e sempre i quasi 300 chilometri della freeway 80. Non statelo a sentire e scegliete la più lunga e tortuosa 49, in tal modo avrete l’occasione di ripercorrere alcune tappe suggestive del vecchio west.
Sulla via dei cercatori d’oro attraverserete le lande di Coloma, da cui partì la corsa all’oro nell’800, Auburn e soprattutto Nevada City, popolata da giovani mezzi figli dei fiori e mezzi hipster, surfer di montagna, gente strana insomma che mangia biologico in quello che un tempo era un saloon.
Salendo di quota – arriverete intorno ai 2.300 metri – non perdetevi neanche un view-point (perché la rivelazione di questo viaggio è che la California non è solo mare, surf, baywatch e muscle-men; no, la California è terra di incredibili montagne). In alcuni casi bisogna camminare un po’ per allontanarsi dalla strada e raggiungere il terrazzino panoramico. In altri lo scenario vi verrà addosso senza preavviso.

Continua a leggere Montagne e laghi, la California che non ti aspetti

Carmel e la ricchezza che non disturba

Carmel by the Sea

Risalendo verso San Francisco il dilemma è tra due numeri: 1 o 101. Sono le strade da scegliere. La 1 è tortuosa e romantica, la 101 (one o one) è mitica e rapida. Noi siamo riusciti nell’impossibile, percorrendole entrambe. D’istinto abbiamo preferito la 1 dato che non avevano fretta, ma giunti al quarantesimo chilometro da Paso Robles l’abbiamo trovata interrotta causa frana. E un’interruzione da queste parti non comporta una deviazione di percorso, ma un inesorabile dietrofront: via verso la 101.
Poco male. Senza quest’imprevisto non avremmo potuto visitare posti come Morro Bay, un’insenatura con vista eccezionale (la Morro Rock rende poetiche persino le ciminiere della vicina centrale elettrica, provare per credere); Moonstone Beach, una spiaggia sull’Oceano Pacifico che merita un gran dispendio di foto; Piedras Blancas a San Simeon, con la sua colonia di elefanti marini che danno spettacolo a un passo dalla strada. Da evitare con serenità la deviazione verso Hearst Castle, l’omaggio di un miliardario alla cultura di chi gode degli omaggi dei miliardari.
Continua a leggere Carmel e la ricchezza che non disturba

Andando per vino in California

Sulla strada per San Francisco una tappa obbligata è Santa Barbara, e già questo potrebbe toglierle fascino secondo la nostra personalissima road map. Tuttavia anche una tappa scontata può diventare interessante se le si attribuisce un tocco di leggerezza. Santa Barbara val bene due ore (beccando il parcheggio giusto), il tempo di sgambettare su lungomare e di gustare uno smoothie sul corso principale. Poi si riparte.
La meta è Paso Robles. Ma prima bisogna drogare il navigatore, che altrimenti vi suggerirebbe la rassicurante rapidità della 101 togliendovi il piacere di visitare centri come Solvang e Guadalupe (Dunes Reserve). La prima è una cittadina popolata e animata da una comunità danese che offre scorsi e suggestioni talmente pacchiani da risultare divertenti: mulini a vento, copia della Sirenetta di Andersen e altre amenità. La seconda va visitata esclusivamente per le sue dune di sabbia sul Pacifico, le più grandi di America.

Continua a leggere Andando per vino in California

Invece in America

Un parlamentare californiano, Michael Duvall, si dimette dopo aver narrato delle proprie acrobazie sessuali con due signorine. E dopo che il suo racconto è stato captato da un microfono.

P.S.
Duvall è uno strenuo sostenitore dei valori della famiglia.
P.P.S.
Nessuna delle due signorine è sua moglie.

Via Wittgenstein.