“D’Urso, Carfagna, Yespica, Rodriguez e altre che non ricordo…”

D'Urso, Carfagna, Yespica che si masturbavano

La testimonianza di Ruby, ovvero Karima El Mahroug, inserita nelle motivazioni della sentenza di primo grado che condanna Silvio Berlusconi a sette anni per concussione e prostituzione minorile.

AGGIORNAMENTO. Barbara D’Urso ha diffuso questa nota in cui dichiara la sua estraneità rispetto al Rubygate.

Il sì era in playback?

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Sono stati giorni di belenizzazione spinta. Il matrimonio tra la Belen Rodigruez e Stefano De Martino ci ha raccontato una favola, che non è quella della storia d’amore tra la bonazza aspirante milf e il giovincello aspirante adulto, ma quella di un paese talmente malato di superficialità da non aver più neanche un solo anticorpo in grado di neutralizzare l’infezione delle minchiate.
L’accoppiata Canale 5 – Chi nella gestione mediatica (ed economica) dell’evento è in tal senso una garanzia. Il miglior modo di vendere sogni, nell’Italia ideata e confezionata da Berlusconi, è quello tarpare le ali alla fantasia: solo una mente ben offuscata, infatti, può lasciarsi tentare dalla identificazione con Belen o col suo consorte/manichino e sognare un matrimonio come quello, con sfarzi pacchiani e monetizzazione scientifica del sentimento.
La belenizzazione dell’Italia è tutta in questa moderna concezione del vuoto come valore, un sistema in cui la leggerezza, che è un valore, si confonde con l’assenza di ragionamento. Anche al netto dell’inevitabile antipatia che in epoca di crisi nera scaturisce dall’ostentazione del denaro e del suo utilizzo più estremo, il matrimonio della supercoppia ha un che di stonato, come cerimonia intendo. Dall’elicottero al vestito da sposa da centomila euro, dalla blindatura hollywoodiana alla sfilata dei vip in stile Promenade de la croisette, tutto si è mosso in un’atmosfera autenticamente finta, a favore di obiettivo autorizzato (quindi pagante).
Chissà se il sì era in playback.

Capo della Chiesssa

 

Consapevolezze

La gioia di Corona e Belen, alla notizia che aspettano un figlio, sembra sia stata spenta da un’improvvisa consapevolezza: party non è il plurale di parto.

 

Bella e basta

Per Belen un’estate di nubi. Le vogliono togliere la conduzione di Sanremo, i contratti pubblicitari e il diritto di cittadinanza televisiva in generale. Tutto perché è stata coinvolta nell’inchiesta milanese sulla cocaina.
In tv e sui giornali si discute sulla possibile riabilitazione pubblica, sulla resurrezione dell’immagine di chi ha avuto a che fare con la droga. Speriamo che un giorno si discuta anche del perché una bella ragazza – bella e basta – che parla un italiano goffo con una brutta voce, che non ha idea di cosa sia la recitazione e che in fondo non sa far nulla a parte che mostrarsi, debba presentare il festival di Sanremo, pubblicizzare i prodotti italiani e monopolizzare salotti, divanetti e seggiole di ogni trasmissione televisiva di questo Paese.

Nonostante il suo sedere

Nella vicenda della coca nei locali della movida milanese, spicca la figuraccia del sindaco di Sanremo, e non per la droga ma per lo spaccio di minchiate. Prima dichiara guerra a Belen, nonostante “il suo sedere particolarmente bello”. Poi, dopo essersi informato (operazione che di solito andrebbe svolta prima di dichiarare),  corregge e anzi elogia la professionalità della modella. Il tutto senza un briciolo di imbarazzo.

Quando si dice tv spazzatura

di Abbattiamo i termosifoni

Fabrizio Corona ha vinto il premio Trash Spazzatura 2009. Assegnato dai netturbini d’Italia, riuniti a Rimini. Al secondo posto – va da sé – si è qualificata la sua pupa, Belen Rodriguez. Spazzando via la concorrenza.

Hot news

Informano le cronache che Belen e Corona, dopo aver pomiciato alle Maldive, adesso regalano (o vendono?) effusioni hard ai paparazzi della Sardegna. E’ attesa un’edizione straordinaria di Studio Aperto.

Una nuova casa piena di tette e culi


di Giacomo Cacciatore e Raffaella Catalano

Chi sa di internet e dei suoi meccanismi ci informa che un trasloco virtuale implica un iniziale spaesamento da parte dei visitatori. Inevitabilmente si perdono contatti. E’ una questione di abitudine e ci vuole un po’ di tempo per riposizionarsi in Google e in altre classifiche. Allora abbiamo pensato di fare un regalo al padrone della nuova casa: non potendo donare soprammobili, piante o quadri, abbiamo deciso di dare fondo a tutta la paccottiglia di vocaboli che sul web garantisce un picco di accessi e una rinnovata visibilità. E’ un regalo al quale tutti si possono unire con una loro quota di partecipazione in termini di parole. Contribuire è semplice: basta inserire nei commenti una lista anche breve di vocaboli che ci sembrano tra i più cliccati in internet. E’ chiaro che finezza, ricercatezza e buon gusto andranno a farsi benedire. Ma solo per questa volta.
Noi cominciamo così:
Serie 1 – iPod, iPod nano, nano superdotato, Berlusconi, Belen, Rossano, gay, cazzo, culo, tette.
Serie 2 – Cellulare, Mac, playstation, playboy, powerbook, suonerie, Simona Ventura, gemelle De Vivo, Palazzo Grazioli, Isola dei Famosi, bidello Carlo, Vladimir Luxuria, lussuria, scambio di coppie, Bill Clinton, Hillary Clinton, Ilary Blasi, Barack Obama.
Serie 3 – Cani, gatti, hard core, XXX, fetish, monnezza, Napoli, Gomorra, Saviano, Oscar, Oscar Luigi Scalfaro, viagra, vip.