…Ssst!

Questo blog non è una testata giornalistica, ma io sono un giornalista.

Parole contro i ladri di democrazia

C’è un fiorire di pagine bianche, fogli vuoti, rubriche vacanti per protestare contro la legge bavaglio imposta dai rapitori della democrazia.
In realtà adesso ci sarebbe un gran bisogno di pagine e fogli stracolmi, di un surplus di frasi, di un’overdose di concetti sensati proprio per contrastare chi vuole fermare le parole libere, chi vuol minare le fondamenta del mondo civile.
Vada per i post-it, ma non dimentichiamo la sana indignazione. Che è fatta di righe che riempiono, sanano, denunciano. L’importante è non lasciare spazio al vuoto.

Sfottò

Pazzo per Repubblica segnala che adesso il Giornale ha i suoi post-it sulla legge bavaglio.

Santoro e la ghigliottina

cuba_Che la faziosità di Santoro possa tracimare gli argini del buon gusto, è un conto. Ma che l’intervento di un dio politico debba decidere quali opinioni possono essere espresse e quali no, è un altro.
Le epurazioni e le censure sono atti odiosi quasi quanto le santificazioni immeritate. Anche perché le une sono propedeutiche alle altre. Se a qualche esponente politico non vanno a genio le propalazioni di Santoro si curi di contrastarlo sul suo stesso piano: argomentando, smentendo, combattendo sul fronte della logica e dei fatti. Il bavaglio e, ancora peggio, la ghigliottina del palinsesto sono – in un’era di comunicazioni ramificate come la nostra – megafoni della voce che si vuol spegnere. Le cattive idee – se davvero cattive sono – non si tranciano, si sommergono di buone idee.
P.S. Detto tra noi la vignetta incriminata di Vauro non mi sembra così oltraggiosa.