Magie e sortilegi del crociato Crocetta

Crocetta-Templare

Un estratto dall’articolo di oggi su la Repubblica.

Dovevano essere riflettori, saranno lampadine. Le luci accese dal governatore Rosario Crocetta su un governo che doveva essere di star, non illumineranno un palco ma semplici scrivanie. E non che la cosa dispiaccia visto che si rischiava di avere un neo neo-assessore – Antonio Presti – che si dichiarava “assessore di me stesso” votato alla “politica della bellezza”, giacché in queste lande servono assessori e basta, votati alla politica e basta. Presti ha preferito non essere causa di altre notti insonni di Crocetta, che già con Battiato aveva rischiato l’esaurimento, e ha tolto il disturbo ancor prima di fare il suo ingresso.
Magie del crocettismo, con uno schiocco di dita si è materializzata la soluzione. Che era proprio lì a portata di mano. Il governatore ha alzato il telefono e manco l’interurbana ha dovuto fare, anzi manco una chiamata urbana. Ha chiamato il numero interno della sua segretaria, l’ha convocata e l’ha fatta assessore al Turismo. Chiunque altro, nell’universo conosciuto, avesse partorito una nomina con tale disinvoltura, sarebbe stato bollito vivo nel pentolone del malcontento pubblico. Crocetta no, perché in quel pentolone sa come rimestare ed è difficile che il cuoco cada nella padella.
Anche nel dopo Zichichi si è assistito a un incantesimo. L’ex neo-assessore ai beni culturali, più attratto dai raggi cosmici che dai legni di Palazzo dei Normanni, è stato causa di momentaneo imbarazzo: dalle stelle allo stallo, il governatore si è ritrovato con un pugno di particelle subnucleari in mano e una figuraccia da far dimenticare. E lì il colpo di genio, anzi di bacchetta magica: chi può essere il degno sostituto di uno scienziato con la testa tra le nuvole (non solo metaforicamente)? Semplice, una persona coi piedi per terra, talvolta anche con le mani e le ginocchia: un’archeologa, Mariarita Sgarlata.(…)
Fotomontaggio di Giuseppe Giglio per dipalermo.

Zichichi, i raggi cosmici e il telefonino di Crocetta

Guardi, ho un grosso problema. Sono sotto terra al Cern di Ginevra e devo individuare con precisione il volo delle particelle subnucleari. Lei pensa che possa preoccuparmi di aver perso il ruolo di assessore? (…) Se Crocetta pensa che lavorare con i raggi cosmici sia non lavorare, dovrebbe rinunciare all’uso del telefonino in quanto è grazie ai raggi cosmici che abbiamo scoperto le leggi dell’elettrodinamica quantistica di cui il telefonino è una delle applicazioni tecnologiche.

Oggi sul Giornale di Sicilia  in una bella intervista di Giacinto Pipitone, Antonino Zichichi spiega perché il suo ruolo di scienziato era profondamente incompatibile con quello di assessore della giunta siciliana di Rosario Crocetta. Colpa dei raggi cosmici.

Zichichi vuole il nucleare in Sicilia