Raffinatezze

Orgoglio italico

E noi che lo giudicavamo una mezza calzetta.

Da il Giornale.it

Complotti

Il filtro di relax anti-notizie della mia ultima vacanza ha funzionato quasi alla perfezione, lasciando passare solo un refolo di polemiche legate alla ormai celebre telefonata della Merkel a Napolitano sui danni causati all’euro dall’ex premier Berlusconi.
Non condivido lo sdegno di chi ha ravvisato, nel comportamento del cancelliere tedesco, una pericolosa violazione di autorità, autonomie, sovranità, eccetera. Se il capo della locomotiva si accorge che nei vagoni c’è chi fa lo scemo mettendo a rischio tutti i passeggeri, ha l’obbligo morale di adottare tutte le contromisure che ritiene opportune.
In più, la Merkel ha detto a Napolitano quel che lui sapeva già. E, resti tra noi, si è comportata meglio del previsto, dopo le guasconate di cui era stata vittima.
Ai berlusconiani che vanno gridando al complotto internazionale, va ricordato che l’unico complotto finora realmente sventato è stato quello ai danni di sessanta milioni di italiani ai quali è stato fatto credere che la crisi era un’invenzione dei mestatori e che per avere prova dello stato di salute di un Paese bisognava andare tra i tavoli dei ristoranti anziché negli uffici del ministero del Tesoro.

Ridono di noi

Lasciamo perdere la politica, la giustizia, i bunga bunga. Concentriamoci sul decoro e sulla nostra immagine.
Qui ridono di noi non appena si fa il nome del nostro premier. Neanche fosse un comico.

Due come loro

L’ultima del barzellettiere che ci ritroviamo come presidente del Consiglio è che “la nostra Costituzione è filosovietica e va cambiata”. Il premier condisce l’affermazione col ricordo quasi commovente della fierezza con la quale ha giurato sulla Costituzione stessa. Insomma della nostra Carta, lui vuol fare carta igienica. Se ce lo diceva prima, risparmiavamo sulla cerimonia e lo facevamo giurare al cesso.

Il Papa riabilita gli imbecilli lefevbriani che negano l’olocausto e si fa cazziare dalla Merkel, che è il Cancelliere tedesco mica un qualunque rabbino di Tel Aviv, sulla tiepidezza del Vaticano contro il negazionismo. Resta ferma la santa opposizione di Benedetto XVI contro i veri nemici dell’umanità, i seminatori del male, gli apostoli di satana: i divorziati.

Vittima di un insano ottimismo, ho la sensazione che non viviamo un momento disastroso: siamo semplicemente nelle mani sbagliate.

P.S.
Se ieri avete perso la puntata del programma di Lucia Annunziata
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