La lingua di Bingo Bongo

Tra le cose che ho letto a favore di Celentano – poche a dire il vero – ci sono alcuni equivoci travestiti da argomenti: un artista deve aprire gli occhi al mondo; finalmente qualcuno ha parlato chiaro; però canta benissimo.

Oppongo una manciata di obiezioni a buon mercato.
1)    Un artista non è un mahatma.
2)    Un mahatma usualmente non parla dal palco dell’Ariston.
3)    Il palco dell’Ariston è il trampolino della canzone italiana.
4)    La canzone italiana non c’entra un tubo con i giornali cattolici.
5)    I giornali cattolici fanno il loro mestiere e non gli si può chiedere di fare i giornali di Bingo Bongo.
6)    Bingo Bongo parlava la lingua degli animali e non quella di Celentano.
7)    Celentano ha dato sfogo alle sue pulsioni senza il filtro dell’arte.
8)    L’arte è una cosa seria.
9)    La serietà impone scelte e mal si concilia con l’insulto a ruota libera.
10)  A ruota libera – a parte pochi eletti dotati di grande saggezza –  vanno i gli pseudo (intellettuali, politici, giornalisti): almeno durante il Festival di Sanremo lasciateci cantare.

 

Il pessimo Celentano

Poche parole, ieri sera su Twitter si è detto tutto e di più sul monologo di Celentano a Sanremo.
La differenza tra un artista e un predicatore sta nella verosimiglianza delle argomentazioni. Il primo può debordare a patto di usare una cifra originale per completare il suo affresco, il secondo deve rispettare i discepoli prima di se stesso e deve anteporre gli interessi comuni ai propri.
Celentano ieri è stato un mediocre artista e un pessimo predicatore, debordando – eccome – per anteporre i propri interessi a quelli degli altri.

Celentano cantante e basta

Da più parti, a sinistra, viene invocato periodicamente il ritorno in tv di Adriano Celentano (ieri ne ha parlato anche Santoro, che è uno dei big sponsor del rientro del molleggiato).
A me Celentano piace, e molto, come cantante. E non credo che la sua vena artistica abbia subito alcuna costrizione da parte dei recenti governi. Se poi devo esprimermi sulle performance televisive del Celentano opinionista, allora sarò categorico: non è roba sua. I silenzi in tv non hanno mai raccontato nulla (a parte i radicali imbavagliati di vent’anni fa), men che meno i suoi. Il chiacchiericcio sull’ecologia e sulla pulizia della politica vale quanto il dibattito dopo la moviola: inutile recensire il latte versato, meglio darsi da fare e pulire i fornelli. Continua a leggere Celentano cantante e basta