Quel che ascolti, vedi

I Pomplamoose, non nuovi da queste parti, sono un duo californiano che fa dei video da manuale: ciò che ascolti, vedi. Sono una specie di tutorial per chi magari è digiuno di arrangiamenti e vuole capire come si struttura, in modo semplice, un brano. Prendete ad esempio questa cover dei Wham!, sembra un manuale di Paul Kent.

 

Dancing in the light

Un po’ ballerini, un po’ esperti di arti marziali, i giapponesi della troupe Enra fanno spettacoli in giro per il mondo che vale la pena di vedere. Io spero di incontrarli dal vivo, prima o poi.
Guardate quant’è raffinato questo progetto di arte musicale, luminosa, corporea di Nobuyuki Hanabusa. In fondo tutto parte da un’animazione proiettata su uno schermo… (come in questo caso)

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, un mistero lungo 20 anni

Vent’anni fa a Mogadiscio venivano uccisi Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Ancora oggi non si sa esattamente da chi e perché. Qui trovate la bella inchiesta scritta da Vincenzo Vasile per Carlo Lucarelli andata in onda lo scorso anno. Documentarsi è bel modo di ricordare.

Happy, almeno in video

Tra mille video conditi da effetti speciali e invenzioni tecnologiche, vi segnalo questo “Happy” di Pharrel Williams (quello che cantava in “Get Lucky” dei Daft Punk) dalla colonna sonora del film “Cattivissimo me 2”. La canzone, candidata ai prossimi Oscar, è più che ripetitiva però il filmato rende bene il concetto del perché sono felice.  Enjoy.

The Wikidrummer

Gli autori assicurano che nessun effetto reverbero è stato aggiunto. Qui il making of.

Gino, che cammina con me

L’altro giorno mi è capitato di riascoltare, dopo qualche anno, un brano che conosco a memoria. E’ “Brother to Brother” di Gino Vannelli, un pezzo della mia adolescenza, la colonna sonora di mille corse, mille sciate, mille viaggi. E’ forse l’unico caso di musica che non rievoca in me un particolare ricordo perché è essa stessa la base di moltissimi ricordi.
Da ragazzino, e non solo, impazzivo per Gino Vannelli e in particolare per questa canzone. Per lungo tempo ne sono stato talmente obnubilato da ritenere l’assolo di batteria, che trovate al minuto 4,40, il più coinvolgente che abbia mai ascoltato.
Insomma, esagerazioni da eterno rockettaro.

Il suonatore di bottiglie

Questo tizio l’ho beccato per strada a Copenaghen. Sentite come suona “Il volo del calabrone” con le bottiglie.
Ah, è bendato.

Ombre

 

Appunti su Ustica

Un bel video di Leo Di Gati.

Un bel Natale, almeno in video

Il Comune di Palermo ha messo in rete questo video molto bello sul Natale. Bravi, bravi.