Ancora in cerca delle parole rubate

Foto di Rosellina Garbo

Meno di due mesi fa vi ho raccontato l’emozione di veder fiorire un seme piantato per scommessa: un grande spettacolo nel grande teatro. “Le parole rubate” al Teatro Massimo di Palermo. Oggi quel progetto ha figliato un esperimento ardito: la versione blues dell’opera d’inchiesta.
Partiamo nelle prossime ore con una tournée che speriamo ci porti lontano. Ci sono già due appuntamenti: domani, lunedì 17 luglio, al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo alle 21,30 e dopodomani, martedì 18, al Complesso monumentale San Pietro di Marsala alle 21.
La squadra, a parte me e Salvo Palazzolo, ha delle novità: Gigi Borruso interpreta il cacciatore di parole rubate, Fabio Lannino e Diego Spitaleri suonano le loro musiche e quelle di Marco Betta. Le foto che scandiscono l’inchiesta sono sempre di Franco Lannino.
È uno spettacolo abbastanza nuovo, pur rimanendo fedele nella sostanza, rispetto a quello del Teatro Massimo. Abbiamo modificato alcune dinamiche nel finale e nel testo, c’è una dimensione più intima nella colonna sonora e proponiamo un accostamento di generi che ci sembra davvero innovativo. Insomma anche chi ha visto la prima versione può riassaporarlo.

Da oggi i podcast del Giustiziere

Siccome da queste parti non ci facciamo mancare niente, da oggi in questo blog c’è anche una sezione dedicata ai podcast. È una selezione di interventi del mio programma su Radio Time, il Giustiziere. Ci troverete cronaca, cazzeggio, provocazioni, musica e qualche incazzatura: insomma un modesto tranche de vie. Se proprio non avete nulla da fare, fate una visitina: e non fate caso alla mia dizione (l’infanzia trascorsa a Padova si sente), ma cercate di entrare in sintonia. Buon ascolto.

Grazie a Giuseppe Giglio e Alex Armao per la consulenza tecnica.

Contro l’armata dei cretini

microfono

Da ieri il mio angolo di deliri su Radio Time ha un nome: il giustiziere. Ovviamente non c’è nessuna intenzione di vendicarsi o di vendicare. Solo l’umanissima aspirazione a raccontare senza timore, a discutere senza urlare, ad aggirare gli ostacoli della superficialità senza mai dare la parola agli imbecilli (è un mio preciso intendimento). Il mio maestro Salvo Licata mi insegnò a scudisciate (professionali, ma se avesse potuto anche fisiche) a combattere un solo nemico, pericolosissimo: l’armata dei cretini. Non faccio altro da trent’anni. E prometto di mettercela tutta affinché la battaglia non si fermi.
Se avete storie da narrare, idee da diffondere, o suggerimenti per evitare qualche brutta figura, battete un colpo.
Ah dimenticavo. Il programma va in onda in diretta dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13 con il sostegno di Massimo Pisciotta e Tancredi Bua. C’è persino una diramazione televisiva su Gold 78. Si va in replica dalle 21 alle 22 e dalle 5 alle 6 di mattina.
Praticamente per evitarmi mi dovete abbattere.

 

Gente strana

Alta MareaI sub, si sa, sono gente strana. I miei amici del diving Alta Marea di Ustica hanno realizzato un video molto divertente, che partecipa a questo contest. Dateci un’occhiata e, se vi piace, votatelo (cliccando il like).

I Feel Good

Le righe che seguono non sono per i tristoni, per i nemici della contentezza, per i ladri di emozioni e per gli apatici.

Dal 28 al 31 agosto tra Abano e Montegrotto Terme c’è un appuntamento col vivere bene, con la curiosità dell’ottimismo (e viceversa). Scrittori, medici, psicologi, artisti, imprenditori e atleti si confrontano e si raccontano al Feel Good Festival.
Diretto da Eliana Liotta, il festival sarà un coro di voci diverse e interessanti: da Candida Morvillo ad Antonino Di Pietro, da Selvaggia Lucarelli a Stefano Zecchi, da Raffella Calandra a Stefano Bartezzaghi, da Paolo Veronesi a Uri Caine. E questi sono solo alcuni degli ospiti.
Insomma, roba da fare un biglietto d’aereo subito. Ci sarà anche il tenutario di questo blog, per una chiacchierata pubblica (il 28, alle 21 nella piazzetta del Bar Casara di Abano) con l’arrampicatore Maurizio Zanolla, meglio conosciuto come Manolo.
Ci vediamo lì.

Un peto in più

volo

Ieri, grazie a una segnalazione su Twitter, ho avuto modo di leggere una pagina preziosa di “Un giorno in più” di Fabio Volo. Il libro è del 2007, ma certi spunti di letteratura sono eterni (oltre a essere ricorrenti). A futura memoria, vi propongo uno stralcio dell’opera. Dato il tema, vi consiglio di trattenere il fiato e non solo metaforicamente.

L’uomo venuto dal passato

Se vi capita di andare a Bolzano prendetevi qualche ora in più per visitare il museo archeologico dell’Alto Adige che dedica una mostra temporanea a Ötzi, l’uomo del Similaun.
Come molti sapranno, si tratta di una mummia rinvenuta nel 1991 sui ghiacciai  della Val Senales che si è mantenuta in uno stato di conservazione talmente perfetto da sembrare quasi un miracolo. Il corpo è quello di un uomo presumibilmente di cinquemilatrecento anni fa, sulla cui sorte si è sviluppato un appassionante giallo archeologico.
Chi era Ötzi? Come è morto? Chi lo ha ucciso? Perché?
La mostra cerca di dare una risposta a queste domande senza imporre assiomi e lasciando ciascun visitatore libero di sposare una tesi. Alla fine del percorso tra le stanze del museo, l’uomo del Similaun vi apparirà non come il più antico cadavere che abbiate mai visto, ma come il più importante testimone di un’era lontanissima.

Toh, i referendum

Nessuno lo dice, ma tra un mese ci sono i referendum per argomenti di grande rilevanza. Come spesso accade, tanto per rendere semplici le cose, si vota sì per dire no.
Quindi si vota sì per dire no alla privatizzazione dell’acqua.
Si vota sì per dire no alle centrali nucleari in Italia.
Si vota sì per dire no al legittimo impedimento.
Sull’acqua e sul legittimo impedimento ho le idee abbastanza chiare, quindi voterò sì. Sul nucleare sto riflettendo – e sono ben accetti i vostri contributi anche via e-mail – perché da un lato l’onda dell’emozione del disastro giapponese indurrebbe chiunque a lasciare le cose come sono, dall’altro la certezza che non esiste il nucleare sicuro al cento per cento ci rende tutti un po’ più fatalisti (se un incidente capita a Bolzano piuttosto che in Francia poco cambia per tutti noi). Ma so che il tema è complesso e non voglio dare giudizi trancianti.
Al momento mi preme ricordarvi quel che i media tradizionali hanno ignorato quasi tutti colpevolmente. E cioè che il 12 e il 13 giugno c’è un appuntamento importante per il destino di questo Paese.

A Marsala

Oggi alle 18 sarò al Convento del Carmine di Marsala per un incontro con gli amici del Trapanese in cui parleremo di quello che ci piace (e, moderatamente, anche quello che non ci piace). L’evento rientra nella manifestazione “Tra le righe” promossa dall’Associazione antiracket e antiusura di Marsala, in collaborazione con il comune di Marsala e la provincia di Trapani, Unicredit e la libreria “Giunti al punto”. Se siete da quelle parti, o volete fare una gita fuori porta…

Le foto di Paolo Beccari

Da domani (inaugurazione alle 19) al 14 settembre, come da locandina, le foto di Paolo Beccari saranno esposte alla Cavallerizza di Palazzo Sambuca a Palermo.
Io ci sarò per tre motivi: primo, adoro le foto di Paolo; secondo, sono un suo amico; terzo, devo andare a sabotare un’immagine che mi riguarda…