La strada

Quando impari che c’è un rosé che ti può piacere, a patto che abbia le bollicine.

Quando pur di arrivare alla fine di un libro scegli di non dormire per una notte intera.

Quando chi c’è c’è e chi non c’è non è un caso che non ci sia.

Quando lo sport non è più schiavitù da endorfine, ma divertimento.

Quando il sentimento diventa una questione tua e solo tua.

Quando tutto si acquieta con Purple Rain e tutto si scatena con Back in Black.

Quando vedi qualcuno parlare di sé in terza persona e ti guardi intorno per capire con chi cazzo sta parlando: e quello se ne accorge.

Quando per prendere una decisione (più o meno importante) la prima riunione che convochi d’urgenza è quella con te stesso.

Quando hai il privilegio di poter scrivere quello che vuoi, ma scrivi quello che è giusto che tu voglia.

Quando gli amici non si contano, ma si pesano.

Quando i programmi dei comici sulla politica sono quelli televisivi e non quelli di governo.

Quando ti decidi a esercitare il tuo diritto al non perdono.

Quando perdoni e non sai bene perché, ma è forse un effetto delle scie chimiche.

Quando hai una minima occasione per esercitare un potere e la prima cosa che ti viene in mente è fare qualcosa che faccia sghignazzare chi ti sta intorno.

Quando magari ti piace essere riconosciuto, ma ancora di più mimetizzarti.

Quando una ruga non è più una rottura di coglioni, ma la cicatrice di un’infinita risata.

Quando le chiamate non risposte non ti danno più ansia.

Quando l’invidia è solo il refuso di un’insalata.

Quando sei pronto per il giro del mondo e manca solo per il mondo che non ti ha ancora proposto un programma compatibile con la tua Millemiglia.

Quando la bontà non è interessante se non c’è una persona debole di mezzo.

Quando l’ex potente che non ti ha mai salutato ti chiede un piccolo favore, e tu glielo fai col sadismo di chi vola alto ma mira al di sotto della cintola.

Quando la migliore parola non è quella che non si dice.

Quando la migliore parola non è quella che si vuol sentire dire.

Quando la libertà prevede una sola eccezione, essere padroni di se stessi…

… allora la strada è quella giusta, questo so.

Buon Natale, cari.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

4 commenti su “La strada”

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