Dodici anni

È stato un anno difficile ma entusiasmante. Il dodicesimo di anni difficili ma entusiasmanti, da quando cioè vive questo blog che oggi fa il compleanno. Non sono molti i blog che resistono da tanto tempo, perché non è l’usura il peggiore nemico ma la consunzione delle idee o la loro diluizione nell’acquitrino dei social, acqua che sembra mare aperto ed è invece una pozzanghera che ce l’ha fatta. Dodici anni sono almeno due o tre vite per me, tanto sono cambiate le cose intorno a queste pagine. La compagnia di giro, i suonatori, i nani, le ballerine, i figuranti e i protagonisti, fossimo stati in un frullatore ci saremmo riposati di più. Grazie a questo blog – l’ho già scritto e lo ripeto – ho imparato molto, soprattutto a sbagliare da solo e a non dare mai la colpa agli altri se un ingranaggio si inceppa. Ho anche cambiato lavoro e imparato a fare nuove cose, sempre partendo dall’esperienza maturata su questo campo: in questi dodici anni non c’è giro di boa, non c’è emozione degna di nota che non abbia avuto un riverbero qui. Ed è un orgoglio immaginare che quel manipolo di coraggiosi che ogni giorno passa da queste parti abbia in comune col tenutario del blog la voglia di tenere lontana l’imparzialità. Io non sono imparziale, non lo voglio essere e quando è accaduto è stato sempre perché ero distratto, o costretto dalle circostanze, o magari facevo finta e non me ne rendevo conto: comunque per colpa mia (vedi sopra). Imparziale è il giudice, l’arbitro. Non chi scrive, chi racconta, chi sogna e chi crede. Nel mondo delle idee, da quelle più alte a quelle al di sotto della cintola, ci si schiera. Un tempo si credeva nella penna come una spada, oggi le metafore possono contare su nuove armi. Di sicuro la penna non sarà una bilancia perché la ragione non ha un peso forma e tenerla a stecchetto significa lasciarla morire.

Se siete qui so che sapete meglio di me dove potrei andare a parare, perché noi imparziali e felici ci capiamo senza dispendio di inutili sillabe.
Per questo, anche per questo, vi ringrazio.
Felicità.

Pubblicato da

Gery Palazzotto

Palermo. Classe 1963. Sei-sette vite vissute sempre sbagliando da solo. Sportivo nonostante tutto.

4 commenti su “Dodici anni”

  1. Auguri, da un blogger più vecchietto. Non posso far altro che apprezzare e condividere quanto da te scritto.
    Ciao,
    Emanuele

  2. Perdona l’incolpevole ritardo ma non posso perdermi l’occasione per farti i migliori auguri e i complimenti più sinceri. Per farmi perdonare questa sera berrò alla tua salute un bicchiere di Amarone 2012. Prosit.

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